Tap, la denuncia del comitato: il pozzo di spinta avvelena la falda

Tap, la denuncia del comitato: il pozzo di spinta avvelena la falda
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Mercoledì 16 Gennaio 2019, 19:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 11:20
Per il movimento No Tap il cemento del pozzo di spinta costruito da Tap avvelenerebbe la falda. In una nota il movimento, commentando i dati delle analisi effettuate dall'Arpa, specifica che «la direttiva europea 2003/53/CE, recepita in Italia attraverso il decreto ministeriale 10 maggio 2004, proibisce la commercializzazione e l'impiego di cemento o preparati contenenti cemento che, quando idrati, contengono più dello 0,0002% (2ppm) di cromo idrosolubile esavalente, determinato come percentuale in massa sul cemento secco.

Sulla base di queste considerazioni, una diffida firmata da 67 associazioni è stata inviata alla società Tap perché sospenda “il prosieguo delle attività nell’area del pozzo di spinta in località San Basilio; attenda l’esito dei procedimenti penali pendenti a suo carico per l’accertamento definitivo dei fatti e delle responsabilità connesse all’evento ambientale accertato;  garantisca la leale cooperazione con le Istituzioni preposte a controlli e verifiche, a partire dalla Provincia di Lecce, privilegiando la tutela prioritaria del diritto alla salute”.
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