Tap, indagini chiuse: 16 indagati, anche i vertici della società e un imprenditore salentino

Tap, indagini chiuse: 16 indagati, anche i vertici della società e un imprenditore salentino
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Lunedì 17 Dicembre 2018, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 18:50
La Procura di Lecce ha chiuso le indagini su una serie di presunti reati ambientali che sarebbero stati commessi in due siti del cantiere del gasdotto, a San Foca. L’avviso di conclusione è stato notificato a 15 indagati e all’azienda Tap. Tra gli indagati figurano il country manager di Tap Italia Michele Elia e Gabriele Paolo Lanza, project manager di Tap in carica dal 15 marzo scorso, oltre ad imprenditori e rappresentanti delle ditte che stano eseguendo i lavori.
L’inchiesta si riferisce a presunti reati ambientali che sarebbero stati commessi in località “Le Paesane” di Melendugno (dove sono stati espiantati 445 ulivi per far posto alla trincea del gasdotto) e in località Sa Basilio di San Foca, sempre a Melendugno, dove si ipotizza l’inquinamento della falda e del sottosuolo del cantiere del microtunnel. In quest’ultimo caso l’ipotesi è che vi sia stata una dispersione di sostanze pericolose, tra cui il cromo esavalente, con la contaminazione con il cemento utilizzato da Tap durante i lavori, per via di una inidonea impermeabilizzazione del cantiere. Tra gli indagati a cui questa mattina è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini a firma del procuratore capo Leonardo Leone De Castris e del sostituto Valeria Farina Valaori, oltre ad Elia e Lanza, figurano anche l’imprenditore di Veglie Lucio Mello, alla cui ditta Tap ha affidato i lavori del gasdotto, e altri dirigenti e legali rappresentanti delle ditte che stanno prendendo parte ai lavori. La Procura non ha disposto il sequestro di ulteriori aree di cantiere perché dall’aprile scorso a San Basilio non si registrano più sversamenti di sostanze inquinanti. Nei giorni scorsi anche il cantiere in località “Le Paesane”, finito sotto sequestro lo scorso aprile, è stato dissequestrato. Tutti gli indagati hanno venti giorni di tempo per produrre documentazione o memorie e presentare le controdeduzioni.
Gli indagati
Michele Mario Elia, country manager Tap
Gabriele Paolo Lanza, project manager Tap
Lucio Mello, titolare dell'omonima impresa di Carmiano
Massimiliano Greco, legale rappresentante della Greco Cosimo, di Arnesano
Antonio Vallone, legale rappresentante della Montaggi Industriali di Melpignano
Luigi Romano, fabrication operation manager di Saipem
Adriano Dreussi, Offshore Construction Manager di Saipem
Piero Straccini, Offshore Construction Manager di Saipem
Yuri Picco, responsabile di commessa della Icop di Basiliano (Udine)
Aniello Fortunato, direttore tecnico di cantiere della Icop
Giuseppe Mariano, direttore di cantiere della Sme Strade di Copertino
Giuseppe Cesario Calò, datore di lavoro presso Geoambiente di Cavallino
Maurizio Luigi De Pascalis, legale rappresentante della Pietro DE PASCALIS srl di Galatina
Claudio Coroneo, socio amministratore della Nova Montaggi di Galatina
Pantaleo Notaro, socio amministratore della Nova Montaggi di Galatina
Indagata anche la società Tap nelle persone dei direttori dotati di potere di rappresentanza: Luca Schieppati e Elisabetta De Michelis.
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