Tap, corteo per le vie di Lecce dopo il blocco al cantiere
A Melendugno filo spinato e presidio smantellato

Tap, corteo per le vie di Lecce dopo il blocco al cantiere A Melendugno filo spinato e presidio smantellato
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Domenica 19 Novembre 2017, 19:21 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 12:57

[PALLINOBLU]<MC> Due cortei non autorizzati per vie di Lecce e di San Foca. Hanno sfilato i circa 100 manifestanti del movimento “No Tap”. Due volte nel giro di 24 ore. A Lecce è stata particolarmente rinforzata la presenza delle forze di polizia in via Templari, davanti alla sede della Tap e dove nei giorni scorsi sono state lasciate delle scritte con la vernice a spray.
Ieri a Lecce, sabato tra Melendugno e San Foca. Gli slogan e gli interventi più ricorrenti hanno riguardato la creazione della “zona rossa” nel cantiere di San Foca dove è in corso di realizzazione il gasdotto. Ed i provvedimenti adottati intanto contro i manifestanti.
Ieri sera il corteo ha sfilato fra le migliaia di persone in giro per la consueta passeggiata di domenica e fra chi stava già dedicandosi all’acquisto dei regali di Natale.
Il traffico è stato parzialmente bloccato quando i manifestanti sono passati da viale XXV Luglio, da piazza Mazzini (transitando per l’isola pedonale di via Trinchese) e per passare da via Cavallotti nel percorso a ritroso conclusosi in piazza Sant’Oronzo.
A Melendugno strada provinciale occupata e slogan contro il progetto di gasdotto Tap e contro le forze di polizia. Il corteo si è fermato all’intersezione di una delle due strade da cui si accede ai cantieri (il cui accesso è interdetto) a causa della presenza delle forze dell’ordine.
I manifestanti, dopo aver urlato contrarietà alla realizzazione dell’opera (il gasdotto che collegherà il Mar Caspio alla Puglia) e scandito ancora slogan contro le forze dell’ordine, sono tornati indietro. Una cinquantina di questi è arrivata in prossimità della zona interdetta al transito, illuminata da una torre faro, si è impossessata della chiave di accensione del generatore di luce, che è stato spento. Poi i No Tap si sono allontanati. «La Forza Pubblica, nonostante le provocazioni - spiega la Questura in un comunicato stampa - non ha mai fatto ricorso ad azioni coattive e si è limitata a contenere le provocazioni».
Secondo le previsioni degli addetti ai lavori non si tratta di casi sporadici: cortei non autorizzati come quelli di Melendugno e Lecce, potrebbero tornare a comporsi anche nei prossimi giorni. Nei centri abitati. E non più lì a San Foca dove l’ordinanza di divieto di accesso al cantiere emanata dalla prefettura ed attuata a partire da lunedì della scorsa settimana, ha tagliata fuori quell’area dalla protesta.
E, ad ogni modo, l’intenzione di chi ritiene giusto ed utile protestare contro il passaggio dal Salento delle condotte del gas naturale dell’Azerbaigian, è quella di portare la protesta nella vita di ogni giorno di tutti i cittadini.
La creazione del movimento No Tap ed anche la comparsa di appartenenti ai movimenti anarco-insurrezionalisti, ha fatto sì che nel Salento fossero inviati centinaia di poliziotti e carabinieri specializzati nella gestione dell’ordine pubblico. La loro presenza testimonia l’attenzione del Governo a questa opera.

Intanto in rete e tra gli amministratori della zona cresce l'indignazione per la "militarizzazione" dell'area. Sulle pagine Facebook si sono moltiplicate le foto della recinzione con filo spinato che circonda il cantiere a San Basilio.
 




 

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