Tap, sassaiola al cantiere: danneggiati i mezzi in ingresso
Feriti due vigilantes

Tap, sassaiola al cantiere: danneggiati i mezzi in ingresso Feriti due vigilantes
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Venerdì 9 Febbraio 2018, 09:32 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 00:17
MELENDUGNO - Tafferugli si sono verificati questa mattina, poco prima delle 7, davanti al cantiere del gasdotto della Tap a San Basilio di Melendugno tra i gruppi di ambientalisti contrari alla costruzione e all'approdo dell'infrastruttura che si sono opposti al passaggio dei mezzi di Alma Roma, e le forze di polizia. Secondo quanto riferito dalle forze di polizia si è scatenata una sassaiola da parte dei manifestanti che ha provocato il danneggiamento dei mezzi e della torre faro. L'altro ieri c'era stato l'imbrattamento del parabrezza di un camion con vernice. Secondo quanto riferito da Gianluca Maggiore, portavoce del Movimento No Tap, due manifestanti sono rimasti feriti. «Hanno caricato - spiega - e per una donna di 53 anni si è reso necessario l'intervento di una ambulanza e il trasporto in ospedale. Ferito alla testa anche un signore di 46 anni di Melendugno che ha riportato lievi conseguenze. Il cantiere è bloccato dal giorno dopo la decisione della Bei», aggiunge. Si tratta di proteste che si ripetono ogni mattina da tre giorni, cioè da quando la Banca europea degli investimenti ha deciso di concedere un maxi prestito da 1,5 miliardi di euro per la realizzazione del gasdotto. Nelle previsioni il «tubo» partirà dall'Azerbaijan (zona mar Caspio) e attraverserà, tra gli altri, Paesi come Grecia e Albania, per giungere infine, dopo la «traversata» del mar Adriatico, in Puglia e connettersi alla rete Snam.
Secondo quanto si è appreso, poco dopo le 5.30 un gruppo di attivisti del movimento che si oppone alla realizzazione in loco del terminale del gasdotto, per lo più con i volti coperti, ha dapprima sbarrato l'accesso ai cancelli 4 e 5 del cantiere con delle barriere composte da grate e pietre, poi ha acceso dei falò e, subito dopo l'arrivo delle forze di polizia montanti, ha accerchiato i mezzi, tra cui un pullman del battaglione San Marco dei carabinieri e veicoli dell'istituto di vigilanza privato Alma Roma, impedendo con la forza alle persone che erano a bordo di entrare nel cantiere. Nell'azione di contenimento messa in atto dalle forze di polizia presenti, tre persone - due guardie giurate e una donna appartenente quest'ultima ai manifestanti - sono rimaste contuse. Il ferimento della donna, trasportata all'ospedale Vito Fazzi in codice verde da un'ambulanza, ha innescato la reazione dei manifestanti che hanno cominciato a lanciare numerose pietre all'indirizzo dell'area cantiere, delle torri faro e dei mezzi presenti, danneggiando alcune auto della polizia, Guardia di Finanza e dell'Alma Roma. I mezzi di Tap con a bordo gli operai che avrebbero dovuto raggiungere l'area cantiere dove proseguono i lavori a scopo preventivo sono tornati indietro. Sul posto ancora in queste ore si registrano nuovi disordini.
Da parte sua l'azienda in una nota lamenta «l'assenza delle condizioni di sicurezza e serenità necessarie per svolgere lavori regolarmente autorizzati, come diretta conseguenza del mancato rispetto della legge e della convivenza civile da parte di una frangia sempre più violenta e lontana da ogni manifestazione di pacifico dissenso». «Tap - si legge sempre nel comunicato - si trova nuovamente a denunciare i ripetuti atti di violenza che da due giorni impediscono alle maestranze e ai mezzi di entrare al cantiere dove è in corso la realizzazione del pozzo di spinta per la costruzione del microtunnel per svolgere il loro lavoro. Ai blocchi stradali, ai tentativi di sfondamento dei cancelli, alle minacce personali ai lavoratori, si sono aggiunti lanci di pietre, di fumogeni e di altri materiali contundenti contro le forze dell'ordine e le guardie di vigilanza privata. Risultano ferite, seppur in maniera lieve, una funzionaria di pubblica sicurezza e due guardie di vigilanza privata. Sono stati inoltre vandalizzati alcuni mezzi e autovetture».
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