Con gli sci contro un albero: muore prof

Con gli sci contro un albero: muore prof
di Pino GRECO
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Martedì 23 Gennaio 2018, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 18:28

Avrebbe perso il controllo degli sci mentre stava effettuando una discesa lungo una pista classificata come “nera”, cioè un percorso ad alto tasso di difficoltà. Un incidente dovuto, con ogni probabilità, all’alta velocità con cui procedeva sugli sci. Eppure, Fabrizio Aspromonte, 32 anni, docente di scuola superiore di Tricase ma residente in Emilia, non era un ragazzo spericolato: era uno sciatore esperto, appassionato di sport sulla neve e per questo ogni anno si prendeva una pausa dal suo lavoro per trascorrere una settimana a sciare.
Anche quest’anno, Fabrizio aveva prenotato da tempo la sua settimana bianca con gli amici a Folgarida, rinomata località sciistica che si trova nel Trentino occidentale. La tragedia è avvenuta, inaspettata, attorno alle 15.30 di ieri pomeriggio. È bastato un attimo per perdere il controllo degli sci, uscire fuoripista, non riuscire ad evitare un albero. Lo schianto è stato tremendo e l’uomo ha battuto violentemente la testa a terra. Si è capito subito che era successo qualcosa di molto grave: sul posto sono arrivati subito gli addetti alla sicurezza delle piste che hanno allertato i carabinieri della pattuglia sciistica e l’elisoccorso di Trentino Emergenza, ma i soccorritori, una volta giunti sul luogo dello schianto, non hanno potuto far altro che constatare la morte di Fabrizio in seguito ai gravi traumi riportati nella caduta.
I carabinieri hanno avviato le indagini effettuando i rilievi sulla pista. Avrebbero anche ascoltato gli altri sciatori che erano sulla stessa pista in quel momento e che si sono ritrovati ad assistere impotenti alla tragedia.
A Tricase la notizia della tragedia è arrivata appena qualche ora dopo: i carabinieri hanno bussato alla porta di una villetta in via Cezzi dove vive la famiglia Aspromonte ed hanno assolto il gravoso compito di comunicare al padre e alla madre del giovane che purtroppo per Fabrizio non c’era stato niente da fare. La madre, anche lei insegnante, non ha retto: ha accusato un malore ed è stato necessario l’intervento dei sanitari del 118 per farla riprendere.
Appena si è diffusa la notizia di questa tragica scomparsa, la città si è stretta attorno al dolore della famiglia e la casa si è riempita di parenti e amici giunti a portare conforto.
Fabrizio aveva frequentato il liceo “Comi” e si era poi trasferito a Bologna, dove si era laureato al Dams. Come i genitori, aveva intrapreso la carriera di insegnante, cosa che lo aveva tenuto ancora lontano dalla sua Tricase. Nel Salento, però, aveva lasciato il cuore: il prossimo agosto avrebbe dovuto sposare la fidanzata Daniela. E nel Salento, dal suo mare che amava almeno quanto la neve, tornava ogni volta che il lavoro glielo consentiva. Aveva insegnato in Veneto per qualche tempo, l’ultimo incarico, invece, come docente all’istituto alberghiero “Malatesta” di Rimini. Qui, oggi, lo piangono anche i suoi studenti.
A Tricase, intanto, si attende che gli inquirenti mettano un punto alle indagini sulle cause della morte e restituiscano la salma alla famiglia. Solo allora si potranno celebrare i funerali e Tricse tutta potrà stringersi per l’ultima volta attorno ad uno dei suoi figli più cari.

 

 

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