Solo nella sua casa: morto per il freddo. Trovato dopo 48 ore

Solo nella sua casa: morto per il freddo. Trovato dopo 48 ore
di Katia PERRONE
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Mercoledì 11 Gennaio 2017, 06:43 - Ultimo aggiornamento: 11:10
 Morto per il freddo, senza cibo, in un monolocale senza riscaldamento e completamente da solo. Si è spenta così, in una gelida stanza priva di riscaldamento e adibita a camera da letto, la vita di un 78enne di Trepuzzi. 
A ritrovarlo ieri mattina, riverso sul pavimento, il figlio 47enne dell’uomo che, dopo aver avvisato i carabinieri, è entrato nell’abitazione dell’anziano padre, in via Dante. La vittima è C.S. Morte naturale: così ha scritto sul referto il medico di base che ha ispezionato il corpo senza vita dell’uomo. E per ipotermia. Abbassamento della temperatura del corpo sotto la media fisiologica. In poche parole: morto a causa del freddo gelido.
Questa sarebbe la causa del decesso, scoperto ieri mattina ma avvenuto, secondo quanto appurato dal medico, circa 48 ore prima senza che nessuno, né familiari e né vicini, si fosse accorti di nulla. Tutti rintanati nelle proprie abitazioni proprio a causa delle avverse condizioni metereologiche e a causa della difficoltà degli spostamenti a causa del ghiaccio che ha ricoperto il manto stradale delle vie cittadine. 
 
Nonostante tutti gli sforzi di limitare al massimo i disagi e le difficoltà legate al maltempo, nonostante i lavori di messa in sicurezza delle strade, e il servizio di soccorso rivolto ai malati ed agli anziani soli attivato sin da subito dal sindaco, insieme alle forze dell’ordine e alla locale sezione della Protezione Civile, purtroppo non l’hanno messo al riparo da questa tragica fine. 
Il sospetto che potesse essergli accaduto qualcosa il figlio lo aveva avuto già nella giornata di domenica. Da alcuni giorni non riusciva a mettersi in contatto con il padre. Così ieri mattina si è diretto a casa dell’anziano, ha aperto la porta ed ha avuto la triste conferma della tragedia che, nel frattempo, si era consumata.
Ma in uno stanzone, con una grande vetrata, e senza nessun impianto di riscaldamento, in questi tre giorni di neve che si sono abbattuti su tutto il Salento, per l’uomo non ci sarebbe potuta essere fine diversa. Quando i militari della locale stazione sono arrivati nell’abitazione del povero 78enne, allertati dal figlio dell’anziano, non hanno potuto far altro che rendersi conto della situazione e chiamare il medico che ne ha constatato il decesso, oltre ad avvisare il magistrato di turno Antonio Negro. Il corpo dell’uomo era riverso al suolo, con il volto sul pavimento, un leggero ematoma alla testa, probabilmente causato dalla caduta da una brandina che utilizzava come letto per dormire. Vicino al suo corpo, e in quell’unica camera, adiacente ad un bagno di servizio, alcuni contenitori del cibo consegnato dal personale del comune che aiuta le persone anziane e sole, e con gravi difficoltà economiche. 

Neanche loro si sono accorti di nulla. Non passavano a trovare il 78enne da alcuni giorni. Da quando cioè proprio lui gli aveva detto che non l’avrebbero trovato nei giorni a venire perché per lui era già previsto e deciso un ricovero in ospedale. La sua esistenza, invece, si è conclusa tristemente nella sua casa, e in completa solitudine. Proprio a ridosso di un periodo di festa che gli avrebbe dovuto dare quel calore e quell’affetto che forse gli sono mancati nelle ultime ore di vita. Con la morte dell’anziano trepuzzino, i decessi avvenuti per morte naturale, e causati con ogni probabilità dal freddo eccessivo di questi giorni, sono saliti a sette. 
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