Live dei Negramaro, i timori dell'Us Lecce: appena 20mila euro di cauzione per eventuali danni al manto erboso

L'attesa del concerto di ieri sera, con lo stadio già pieno
L'attesa del concerto di ieri sera, con lo stadio già pieno
di Paola ANCORA
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Sabato 14 Luglio 2018, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:06
Ventimila euro a titolo di cauzione per coprire eventuali danni al manto erboso del via del Mare. E non 200mila, con polizza fideiussoria, come inizialmente previsto. Ora, archiviato il concerto più atteso dell'estate salentina, quello dei Negramaro, ai tecnici del Comune e dell'Us Lecce non resta che valutare se gli eventuali danni al rettangolo di gioco dello stadio, con quella cifra contenuta, potranno essere rimediati in tempo utile per il match Inter-Lyon del 4 agosto e per la partita di Coppa Italia che disputeranno i giallorossi il giorno successivo, il 5 agosto. Un problema non da poco, visto come sono andate le cose e i precedenti sull'utilizzo dello stadio a scopi diversi da quelli sportivi, come previsto e consentito nella convenzione siglata fra Us Lecce e Comune.
Con ordine. Il 29 giugno la Giunta comunale ha concesso l'utilizzo dell'impianto sportivo a titolo gratuito alla società Gadeep srl di Copertino - paese che ha dato i natali a Giuliano Sangiorgi - per la chiusura del tour dei Negramaro. Successivamente, l'11 luglio, la stessa Giunta ha preso atto che la Gadeep lasciava le redini dell'organizzazione dell'evento alla Live Nation Italia srl. Dunque, "ogni effetto riveniente da tale evento deve essere imputato in capo alla società subentrante" e le condizioni della concessione dello stadio "gravano sul nuovo soggetto organizzatore". Alla vigilia del live, il 12 luglio, la Live Nation ha comunicato al Comune "per le vie brevi" che la sua banca, visti i ridotti tempi disponibili, non sarebbe riuscita ad attivare la fideiussione richiesta in favore del Comune per la copertura degli eventuali danni allo stadio: tale fideiussione avrebbe dovuto essere attivata cinque giorni prima dell'evento e valere per i 90 successivi. La Live Nation, dunque, "ha proposto - si legge nel provvedimento approvato ieri dalla Giunta - di consegnare un assegno circolare da 20 mila euro a garanzia", assegno che - stando ai termini dell'accordo - deve essere stato depositato ieri agli uffici comunali.
Con il provvedimento approvato dall'amministrazione Salvemini si mette nero su bianco anche che la Live Nation Italia srl dovrà rifondere il Comune di eventuali danni eccedenti la somma dei 20mila euro. E si precisa anche che "il costo del rinzollamento del terreno di gioco danneggiato deve essere calcolato come da costo di mercato, cioè pari a 18 euro a metro quadrato, al netto di ulteriori costi per le operazioni di posa delle zolle". Ma ciò non è bastato, fino a ieri, a fugare le preoccupazioni dell'Us Lecce che, nei giorni scorsi, ha partecipato al sopralluogo dei tecnici comunali e di Lega B: i tempi per rimettere tutto a nuovo sono strettissimi. E considerati i precedenti, ce n'è abbastanza per nutrire le preoccupazioni della società sportiva. Nel 2011 con il concerto di Jovanotti e poi nel 2014, sempre con i Negramaro, Comune e società si trovarono ai ferri corti. Quattro anni fa, in particolare, i rapporti già non idialliaci fra l'Us Lecce di Savino Tesoro e l'amministrazione di Paolo Perrone si incrinarono ben prima del live, a marzo, quando la società sportiva si mise di traverso all'organizzazione del concerto della band salentina chiarendo che per quel periodo – a luglio – era prevista la manutenzione del manto erboso, con un periodo di fermo previsto di 40-50 giorni in tutto. Tesoro chiese a Perrone il versamento di 150mila euro come cauzione per eventuali danni allo stadio: la stessa cifra necessaria a rizollare il campo con rotoli d'erba già cresciuta, in appena 10 giorni. Ipotesi scartata: Palazzo Carafa non aveva risorse sufficienti. L'allora sindaco chiuse infine un accordo per 35mila euro di cauzione: 25mila in capo alla Live Nation e 10mila da parte del Comune. Ma le cose non filarono proprio lisce e, alla fine, Palazzo Carafa si trovò costretto a staccare un assegno per altri 20mila euro, a integrazione dei 35mila pattuiti.
Come andrà a finire quest'anno? Non resta che attendere ancora qualche giorno, l'esito dei sopralluoghi che Comune, Us Lecce e Live Nation faranno una volta smontato il palco del concerto che ha emozionato il Salento.
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