Xylella, l'Ue rinvia la votazione: ancora un mese di attesa per il via libera al reimpianto

Xylella, l'Ue rinvia la votazione: ancora un mese di attesa per il via libera al reimpianto
di Maria Claudia MINERVA
2 Minuti di Lettura
Venerdì 22 Settembre 2017, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 22:27
Quella che ieri era solo un'ipotesi, oggi è diventata conferma: l'Europa rinvia ancora di un mese la votazione per modificare la Decisione di esecuzione numero 789 del maggio 2015, con la quale era stato introdotto il divieto per impiantare nuove cultivar di ulivi nella zona colpita dalla xylella fastidiosa. I rumors della vigilia sono stati confermati: benché le proposte di modifica avanzate dalla Puglia siano state condivise e approvate, la Commissione non ha potuto procedere alla votazione per cambiare la norma, a causa dei disaccordi degli altri Stati membri su alcuni punti contenuti dalla Decisione portata in modifica, soprattutto quelli che riguardano la movimentazione delle piante (caffè) e i vivai.
Grande delusione è stata manifestata dal presidente Michele Emiliano e dall'assessore all'Agricoltura Leonardo Di Gioia. «Il rammarico è doppio se si considera che, nel corso della discussione tenutasi a Bruxelles, si è registrato consenso pressoché unanime da parte di tutte le delegazioni sulle tre modifiche che sono di estremo rilievo per il nostro territorio: autorizzazione al reimpianto dell’ulivo, tutela degli alberi monumentali non infetti nei 100 metri da pianta infetta, liberalizzazione della movimentazione delle tre varietà di vite resistenti alla Xylella (Negroamaro, Primitivo, Cabernet Sauvignon) - hanno commentato -. Lunghe discussioni tra i rappresentanti degli Stati membri su altri punti del testo e assenza di soluzioni condivise hanno condotto la discussione verso un nulla di fatto, senza che si completasse l’analisi di tutti gli articoli del testo e senza quindi poterlo votare».
Ora non resta che aspettare la nuova seduta del Comitato fitosanitario permanente europeo, in programma per il 16 ottobre.
«Una notizia che, ancora una volta, priva gli agricoltori e tutto il territorio salentino della possibilità di immaginare un futuro economicamente sostenibile e di restaurare il paesaggio agrario gravemente compromesso dalla xylella - hanno aggiunto Emiliano e Di Gioia -.Questo stop si aggiunge al ritardo accumulato negli scorsi mesi, in cui avevamo già assistito a diversi rinvii pur in presenza di una bozza di decisione utile alla causa del territorio pugliese. Già prima dell’estate, infatti, avevamo denunciato questa situazione che  penalizza esclusivamente il territorio pugliese, poiché negli altri Stati membri il problema non ha questa vastità e portata, anzi in alcuni di essi è del tutto assente».
«Chiederemo a Roma - concludono - di far presente alla Commissione europea che qualora le divergenze di vedute tra gli stati membri sui punti contestati della decisione dovessero protrarsi, sarebbe saggio dividere il testo in due parti, portando così al voto in Ottobre gli articoli su cui vi è unanime consenso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA