E in attesa di raggiungere il “quorum” che possa portare a proporre il referendum - sostenuto da oltre 15 associazioni
Fermo restando che la volontà del comitato è quella di non penalizzare alcuna categoria, a cominciare dai residenti. Chi abita nel centro storico, infatti, deve poter raggiungere la propria abitazione con la propria auto per il trasporto di oggetti pesanti o di bambini piccoli o di grandi anziani o invalidi. Nel caso di zona pedonale o di limitazioni del parcheggio presso la propria abitazione potranno sostare almeno per pochi minuti e poi raggiungere il parcheggio autorizzato nelle vicinanze, ha sempre dichiarato il comitato.
Dunque via ai bus navetta che possano collegare varie zone della città accorciando i tempi di attesa che dalle periferie, per esempio superano la mezzo’ora. «Se voglio venire in centro con l’autobus – ci ha raccontato un abitante della 167, spiegano dal comitato – non so mai quanto ci metterò. L’attesa può durare fino a 40 minuti, se il bus è in orario, e il percorso seguito dal mezzo pubblico non è lineare verso il centro. Per questo sono costretto a prendere l’automobile, anche se so che sarà poi difficile parcheggiare».
Si rende necessaria dunque una riorganizzazione del trasporto pubblico, delle piste ciclabili e della mobilità pedonale portando Lecce alla stessa stregua di altre città italiane ed europee che hanno deciso di chiudere il centro alle auto.
«Notiamo che è abbastanza diffusa una sorta di rassegnazione, come se a Lecce fosse impossibile mettere in atto le soluzioni già sperimentate in altre città - spiegano dal comitato - Per questo vogliamo far capire che, se c’è la volontà da parte dell’amministrazione comunale, si possono fare tante cose in favore della città e dei cittadini leccesi».
Commercianti, residenti e imprenditori hanno spesso ricordato, nel corso del dibattitolegato all’allargamento della ztl, la necessità di dotare la città di servizi soprattutto quelli di collegamento con il centro, anche dai cosiddetti parcheggi di interscambio. In passato in città il centro storico era infatti servito da bus navetta elettrici in grado di trasportare l’utenza da un punto all’altro del centro per tutto il giorno. Il sentire comune della città tutta è quella di essere favorevole alla chiusura alle auto delle strade del centro a fronte tuttavia di garanzia di accesso per i residenti e all’avvio di servizi di collegamento per tutti.
Il Piano della mobilità sarà presentato oggi in una conferenza stampa alle 12 nella sede della Uisp.