Ztl h24, il comitato pensa ad una riorganizzazione dei trasporti pubblici

I turisti in centro tra le auto
I turisti in centro tra le auto
di Francesca SOZZO
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Maggio 2016, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 14:25
Duemila firme in un mese e mezzo e altri due per raggiungere quota 3mila. Si avvia al rush finale il lavoro del comitato “Decidi tu” che chiede l’allargamento della Zona a Traffico Limitato h 24 e sette giorni su sette; una richiesta che si trasformerà, ottenendo le 3mila firme, in un referendum propositivo.
E in attesa di raggiungere il “quorum” che possa portare a proporre il referendum - sostenuto da oltre 15 associazioni Cus Lecce, Endas, Italia Nostra, Synthesi-Strategie per l’Innovazione Sociale, a cui si aggiungono il “Forum La salute in tutte le politiche”, Fiab Lecce Cicloamici, Uisp Lecce, Adoc, Lecce Bene Comune, Associazione Fondo Verri, Ruotando, Veloservice, Wwf Lecce, Legambiente, Nuovo Centro Storico, Comitato per le Periferie, Impronte Giovani, Lecce sei Tu, Pro Loco Lecce - non mancano le proposte affinché il centro storico sia fruibile al massimo da parte dei cittadini.
 
Fermo restando che la volontà del comitato è quella di non penalizzare alcuna categoria, a cominciare dai residenti. Chi abita nel centro storico, infatti, deve poter raggiungere la propria abitazione con la propria auto per il trasporto di oggetti pesanti o di bambini piccoli o di grandi anziani o invalidi. Nel caso di zona pedonale o di limitazioni del parcheggio presso la propria abitazione potranno sostare almeno per pochi minuti e poi raggiungere il parcheggio autorizzato nelle vicinanze, ha sempre dichiarato il comitato. E poi ci sono altre categorie da tutelare come i fornitori, i disabili e gli anziani. 
Rassicurazioni arrivano anche per chi invece in centro storico non risiede ma vuole raggiungerlo. Così il comitato ha pronto il piano della Mobilità. «Molte persone, che pure hanno voluto firmare per il referendum - spiegano dal comitato - ci hanno posto i problemi che vivono ogni giorno sulla propria pelle. Chiedono soprattutto trasporti pubblici adeguati e piste ciclabili utilizzabili che uniscano la periferia al centro».
Dunque via ai bus navetta che possano collegare varie zone della città accorciando i tempi di attesa che dalle periferie, per esempio superano la mezzo’ora. «Se voglio venire in centro con l’autobus – ci ha raccontato un abitante della 167, spiegano dal comitato – non so mai quanto ci metterò. L’attesa può durare fino a 40 minuti, se il bus è in orario, e il percorso seguito dal mezzo pubblico non è lineare verso il centro. Per questo sono costretto a prendere l’automobile, anche se so che sarà poi difficile parcheggiare».
Si rende necessaria dunque una riorganizzazione del trasporto pubblico, delle piste ciclabili e della mobilità pedonale portando Lecce alla stessa stregua di altre città italiane ed europee che hanno deciso di chiudere il centro alle auto.
«Notiamo che è abbastanza diffusa una sorta di rassegnazione, come se a Lecce fosse impossibile mettere in atto le soluzioni già sperimentate in altre città - spiegano dal comitato - Per questo vogliamo far capire che, se c’è la volontà da parte dell’amministrazione comunale, si possono fare tante cose in favore della città e dei cittadini leccesi».
Commercianti, residenti e imprenditori hanno spesso ricordato, nel corso del dibattitolegato all’allargamento della ztl, la necessità di dotare la città di servizi soprattutto quelli di collegamento con il centro, anche dai cosiddetti parcheggi di interscambio. In passato in città il centro storico era infatti servito da bus navetta elettrici in grado di trasportare l’utenza da un punto all’altro del centro per tutto il giorno. Il sentire comune della città tutta è quella di essere favorevole alla chiusura alle auto delle strade del centro a fronte tuttavia di garanzia di accesso per i residenti e all’avvio di servizi di collegamento per tutti.
Il Piano della mobilità sarà presentato oggi in una conferenza stampa alle 12 nella sede della Uisp.
© RIPRODUZIONE RISERVATA