Il neo segretario: «Ora unità, idee e cambiamento»

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Lunedì 4 Marzo 2019, 09:54
«Per queste primarie sembra che abbia votato lo stesso numero, se non più, di cittadini e cittadine delle ultime primarie. Un dato straordinario». Esordisce così il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti, intervenendo dal palco del suo comitato elettorale. «Abbiamo messo in campo una percentuale tra il 65/70 per cento ma attendiamo i risultati ufficiali», ha aggiunto il governatore del Lazio che ha subito ringraziato per le telefonate ricevute Maurizio Martina e Roberto Giachetti «perchè insieme - ha sottolineato - abbiamo dato una bella immagine di confronto di una battaglia politica in questo nostro Paese».
Quindi gli altri ringraziamenti: «Grazie ai volontari del Pd, sono contento che abbiamo vinto ancora un'altra volta e grazie all'Italia che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso. Grazie ai giovani che hanno partecipato per dare un segnale a questo paese. Grazie agli anziani ai partigiani ultranovantenni che hanno votato. Grazie - ha concluso Zingaretti - al Pd e al nostro popolo del centrosinistra che oggi ha dato una lezione di democrazia».
Un discorso a caldo carico di emozione con il quale Zingaretti ha precisato un paio di obiettivi: «Io non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana» e «il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento. Penso ai delusi, a chi ci ha criticato, a chi ci ha frainteso e ha votato altre forze politiche che si sono presentate con idee suggestive. Molti sono tornati, stanno tornando e torneranno nel nuovo Pd e nella nuova alleanza, un nuovo campo unitario e combattivo per voltare pagina in questo Paese». Quindi uno sguardo dall'altra parte e alle battaglie che attendono il Pd: «È un inizio, non illudiamoci, la destra è rocciosa, forte, radicata, non cederà il potere in maniera semplice. Il nuovo Pd dovrà essere unito - ha aggiunto Zingaretti - Serve guardare le persone non dal dirigibile, da lontano, ma da vicino nella loro vita concreta. Basta con le figurine e le incomprensioni tra di noi: la politica non ha senso se si distanzia dalla condizione umana degli individui. Noi non vogliamo solo contestare l'avversario, fare opposizione al governo - ha sottolineato ancora il governatore - noi vogliamo ripartire perché siamo convinti di poter mettere in campo idee migliori di quelle del governo attuale per risolvere i problemi del Paese».
Infine l'invito a tutti gli italiani a «venire nel nostro partito. C'è bisogno di voi. Voltiamo pagina. Ognuno con dentro il cuore le proprie radici che non dobbiamo rinnegare. Venite con dentro il cuore le vostre radici raccontando con orgoglio le stagioni più belle della vostra storia: l'Ulivo di Prodi, la nascita del Pd, l'impegno di tutti i nostri governi che ci hanno salvati dalla bancarotta. Io farò di tutto per essere all'altezza. E essere all'altezza vorrà dire sapere ascoltare e sapere decidere. Apriremo una nuova fase costituente per un nuovo Pd che dovrà avere dei segnali chiari per far contare di più le persone», l'auspicio del neo segretario.
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