Sospeso dal partito. Almeno per adesso. Il caso Pozzolo è stato tra le domande della conferenza stampa di inizio anno della premier Giorgia Meloni. Su quelli che saranno i provvedimenti nei confronti del deputato di Fratelli d'Italia la premier afferma: «Ho chiesto che Pozzolo venga deferito alla commissione dei probiviri di FdI indipendentemente dal lavoro che fa l'autorità competente e che nelle more di giudizio sia sospeso da FdI».
Pozzolo, la sospensione
Arriva dunque la richiesta di sospensione già nell'aria nei giorni scorsi per il deputato di FdI, al centro del caso del veglione di Capodanno in cui da una pistola per la quale deteneva il porto d’armi è partito un colpo che ha ferito un parente di un agente della scorta del sottosegretario Andrea Delmastro, anche lui presente al brindisi a Rosazza.
Nessunca copertura
Nessuna copertura politica per Pozzolo, dunque, in favore di un principio di responsabilità. «C'è un problema con quanto accaduto perché quello che è successo, non conosco la dinamica, dimostra che qualcuno non è stato responsabile e chi non lo è stato è quello che detiene l'arma. Vale per qualsiasi cittadino, figuriamoci per un parlamentare, figuriamoci per uno di FdI», ha affermato la premier. E Pozzolo, scandisce Meloni, «doveva essere responsabile con il porto d’armi». La linea di Palazzo Chigi, insomma, resta quella già emersa nei giorni scorsi: l’episodio di Capodanno non è un fatto politico. Ma ai suoi, anche in pubblico, la premier torna a chiedere un supplemento di attenzione, visto che il partito rappresenta un pezzo importante del governo del Paese. E anche la condotta dei singoli membri può condizionare (in negativo) la percezione dell’operato dell’intero esecutivo.