Salvini invoca la piazza e chiede le urne: «Italiani derubati del voto»

Il candidato Latini con il segretario Salvini
Il candidato Latini con il segretario Salvini
di Sergio Capotosti
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Domenica 27 Maggio 2018, 20:59 - Ultimo aggiornamento: 21:37

Ieri l’ultimatum di Di Maio, oggi l’annuncio di Salvini: Conte ha rinunciato all’incarico. Il governo gialloverde, almeno per il momento, resta fermo ai box. In meno di 24 ore, Terni è stata al centro del un risiko che travalica i confini italiani, per arrivare fino a Bruxelles, passando per la Germania. «Pochi minuti fa - ha tuonato Salvini circondato da oltre un migliaio di persone in piazza Tacito - il presidente del consiglio che avevamo individuato noi è uscito dal Quirinale dicendo che rinuncia all’incarico perché c’è stato messo il veto il no un ministro che ha il torto di aver difeso troppo gli interessi degli italiani e di aver contestato l’euro e l’unione europea che è semplicemente verità a questo punto la parola non può che tornare agli italiani, che faccio giustizia».
 



«Probabilmente ha aggiunto Salvini - sarebbe stato più comodo portarsi a casa cinque, sei, sette ministri,  e da domani sfregarsi le mani.
Ma o  possiamo cambiare questo paese o la Lega non va al governo con nessuno. Sono a vostra disposizione, pero, se si torna al voto, in  primis penso che ci vederemo presto a Roma a portare la voce di milioni di italiani onesti che sono stati derubati del voto. Al prossimo giro se avrete la voglia, il coraggio che avete dimostrato in queste settimane a fare il presidente del consiglio ci vado io».

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