Fausto Brizzi accusato di molestie: a rischio il film di Natale con Christian De Sica

Fausto Brizzi accusato di molestie: a rischio il film di Natale con Christian De Sica
di Sara Menafra e Gloria Satta
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Sabato 11 Novembre 2017, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 22:56

Fausto Brizzi, nell'occhio del ciclone per le accuse di molestie sessuali, si difende: «Mai e poi mai nella vita ho avuto rapporti non consensuali o non condivisi: posso affermarlo con serenità e sin da ora. Per questo, escludo categoricamente di aver conferito mandato legale per trattare il risarcimento del danno in favore di presunte vittime».
Con queste parole, diffuse dal suo avvocato Antonio Marino, il regista e scrittore romano, 49 anni fra tre giorni, reagisce alle notizie che lo riguardano e sono state pubblicate dal Messaggero dopo che il suo nome circolava da giorni, e con grande insistenza, in merito alle accuse lanciate (senza chiamarlo però in causa apertamente) da alcune giovani attrici nella trasmissione di ItaliaUno Le iene. Nel momento in cui il tam-tam diventava un boato assordante, non pochi nel mondo del cinema hanno creduto di identificare in Brizzi il «regista romano sui 40» che aveva molestato le attrici nel corso dei provini.

LA FAMIGLIA
Oggi Brizzi annuncia di volersi difendere «nelle sedi opportune» e chiede rispetto per la sua privacy e quella della sua famiglia, cioè di sua moglie Claudia Zanella, attrice e scrittrice, e della loro bambina Nina Penelope: c'è chi giura che Claudia, sconvolta dalla bufera, abbia lasciato con la piccola la casa coniugale per rifugiarsi dalla madre, ma anche la presunta crisi familiare del regista è stata smentita dall'avvocato Marino.
Brizzi non nega però di aver rinunciato «in via precauzionale e per evitare strumentalizzazioni» alle sue attività lavorative e imprenditoriali, in particolare alla partecipazione nella società di produzione WildSide, in cui possedeva peraltro una quota minoritaria e non aveva mai ricoperto incarichi operativi. Ed è proprio WildSide ad aver prodotto Poveri ma ricchissimi, il nuovo film del regista romano interpretato da Christian De Sica. Era atteso il 14 dicembre nelle sale, distribuito da Warner Bros Italia. Cosa succederà? Verrà messo in circolazione comunque oppure finirà congelato in attesa che la situazione si chiarisca? Per il momento non è stata presa nessuna decisione: Warner Bros sta valutando il da farsi e il destino della commedia natalizia si capirà nelle prossime ore.
Nel frattempo, parlano i colleghi di Brizzi. E difendono il regista. «Conoscendolo da 20 anni e avendo scritto con lui tante sceneggiature, non credo alle accuse», dice Neri Parenti destinato a sfidare Fausto il 14 dicembre con il film Natale da chef. «Brizzi ha tutta la mia solidarietà fino a quando non emergeranno prove certe o ci sarà un atto di confessione come è successo con Kevin Spacey». Nancy Brilli si dice «sbalordita». L'attrice ha girato con Brizzi i film Ex e Maschi contro femmine. «Non avevo mai sentito chiacchiere sul suo conto. Conosco Brizzi come una persona corretta, bravo regista e produttore. Si è comportato sempre in modo ineccepibile». Aggiunge: «Bisogna capire la differenza tra un'avance e una molestia. E se si fa una denuncia, bisogna indicare nome e cognome, altrimenti tutti possono parlare male di tutti. I miei 33 anni di attività dimostrano che si può fare carriera senza accettare compromessi e ricatti che, non lo nego, avvengono».

LE REAZIONI
Sullo stesso tono l'attrice e cantante Ludovica Comello, tra i protagonisti di Poveri ma ricchissimi e anche del successo precedente Poveri ma ricchi. «Con me Brizzi è stato sempre gentile, ma distaccato e professionale, non mi ha mai dato modo di pensare ad un atteggiamento inappropriato», giura. Fuori dal coro Asia Argento, tra le prime attrici ad accusare di abusi il produttore americano Harvey Weinstein, innescando lo scandalo sessuale che sta investendo il mondo intero. «Querelaci tutte! Non ci fai paura!», ha twittato Asia quando ha saputo che il regista si riservava di difendersi per vie legali.
Sul tema del giorno Le Iene torneranno anche stasera. Per raccontare che più della metà delle testimonianze giunte in redazione si riferirebbe a nomi dello spettacolo «diversi da quelli emersi finora».
 

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