M5S, Di Maio ammicca alla sinistra: «Noi vincitori ma aperti al confronto»

M5S, Di Maio ammicca alla sinistra: «Noi vincitori ma aperti al confronto»
di Stefania Piras
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Lunedì 5 Marzo 2018, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 15:18
L'abbraccio tra Luigi Di Maio e la sindaca di Roma Virginia Raggi salda le due visioni governiste del M5S. La prima cittadina ha fatto i complimenti al candidato premier che in campagna elettorale ha replicato le mosse di Raggi. Ovvero ha presentato, lui sì, tutta la possibile squadra di governo (a Raggi mancava qualche pezzo e il M5S non è voluto incorrere nel medesimo errore) ma soprattutto ha utilizzato il metodo dello scouting a 360 gradi che non si basa sulla provenienza politica dei prescelti ma sulle competenze. Così come Raggi ha arruolato per il suo progetto Luca Bergamo e Laura Baldassarre dalla sinistra, Di Maio ha optato per Pasquale Tridico che ha, lo dice lui, un cuore che batte a sinistra. Attraverso queste personalità il candidato premier è sicuro di avere a disposizione delle teste d'ariete per sfondare la compagine di sinistra. Ma non sarà lui ad alzare il telefono. Aspetterà che lo facciano gli stessi dem. E intanto si gode il risultato ottenuto senza coalizioni preventive.

«Siamo i vincitori assoluti di queste elezioni, grazie agli 11 milioni di italiani che ci hanno votato»: inizia così la conferenza stampa di Luigi Di Maio dall'hotel Parco dei Principi di Roma, commentando i risultati alle elezioni politiche, dove il M5S ha superato il 30%. «Un grande grazie a chi ha iniziato tutto questo, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Agli attivisti e ai militanti che hanno lavorato in questa campagna. Un grazie e un in bocca al llupo ai nuovi eletti, il M5s triplica il numero dei parlamentari».

Ma ciò che preme a Di Maio è aprire il cantiere delle alleanze. E qui arrivano gli ennessimi ammiccamenti a sinistra. I primi due punti progrmattici citati sono la lotta alla povertà e il taglio agli sprechi. Gli altri temi sul tavolo sono al terzo posto l’immigrazione, poi la sicurezza, il lavoro, le tasse e lo sviluppo economico per le imprese. «Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche a partire dalle figure di garanzie che vorremo individuare per le presidenze delle due camere ma soprattutto per i temi che dovranno riguardare il programma di lavori», ha detto Di Maio, «Sono fiducioso che il presidente della Repubblica saprà guidare questo momento con autorevolezza e responsabilità».

Alla Lega Di Maio riserva pensieri e bordate reticenti senza mai nominarla. 
«Gli altri? Sono forze politiche territoriali e dobbiamo constatare che le coalizioni non hanno i numeri per governare». 

«Noi siamo rappresentativi di tutta la nazione e questo ci proietta inevitabilmente verso il Governo - ha quindi sottolineato Di Maio - sentiamo la responsabilità ed è per questo che dobbiamo constatare che oggi le coalizioni non hanno i numeri per governare, quindi ci prendiamo questa grande responsabilità per dare un governo all'Italia. E diciamo alla comunità internazionale, agli investitori, ma diciamo soprattutto ai nostri cittadini che questa responsabilità la sentiamo».

«Oggi inizia la Terza Repubblica e sarà una Repubblica dei cittadini italiani».
Così Luigi Di Maio in conferenza stampa all'hotel Parco dei Principi. «Questo è un risultato post-ideologico, che va al di là degli schemi di destra e sinistra: riguarda i grandi temi irrisolti della nazione. Insomma - ripete - temi, non ideologie».


«Quello che stiamo vivendo in queste ore è un'emozione indescrivibile», annota sulla sua bacheca Fb Di Maio che pubblica anche la foto in cui appare con Davide Casaleggio e Alessandro Di Battista e abbraccia Beppe Grillo.

Intanto Beppe Grillo, a quanto apprende l'Adnkronos, ha commentato così a caldo la notizia delle dimissioni (non confermata dal suo portavoce) di Matteo Renzi: «Lo abbiamo biodegradato».


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