Attentato in Egitto, il Papa choccato: «Violenza brutale contro fedeli»

Attentato in Egitto, il Papa choccato: «Violenza brutale contro fedeli»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 24 Novembre 2017, 20:18
Città del Vaticano - Papa Francesco è rimasto choccato dalla gravità dell'attentato avvenuto nella moschea sufi al-Rawda, a ovest della città di Arish, nel Sinai settentrionale. In un telegramma diretto al presidente egiziano per le vittime colpite dall'atttacco terroristico, Francesco assicura le sue preghiere, la sua vicinanza ai familiari, e condanna fermamente «tanta brutalità diretta contro dei civili innocenti intenti a pregare». Chiede poi a tutte le «persone di buona volontà di pregare perchè i cuori colmi di odio degli attentatori possano convertirsi e rinunciare a tanta violenza che causa enormi sofferenze a tutti».

Secondo monsignor Bruno Musarò nunzio apostolico in Egitto «il presidente Al-Sisi ha proclamato tre giorni di lutto nazionale e si stanno ancora raccogliendo le reazioni per capire cosa sia successo realmente». Il diplomatico vaticano ha informato che «l’ipotesi per ora prevalente è quella di una lotta fra gruppi terroristici che si combattono fra di loro, anche a costo di mietere vittime tra fratelli musulmani e persino davanti a un luogo di preghiera che dovrebbe essere sacro per tutti e soprattutto per chi si ammanta di una fede islamica per giustificare il terrorismo. Magari raccogliessero tutti gli appelli alla pace, al dialogo, alla convivenza pacifica! Purtroppo, il terrorismo acceca...».

Monsignor Musarò spiega all'Adnkronos che «specie al Nord e nel Sinai sono presenti queste cellule terroristiche che danno del filo da torcere specialmente al governo e talora si scontrano e provocano qualche morto. Ma ora si tratta davvero di un attacco senza precedenti, anche per il numero delle vittime, premeditato e studiato proprio all’uscita dalla preghiera».
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