Aerei e voli low cost, ora si teme l'aumento delle tariffe

Aerei e voli low cost, ora si teme l'aumento delle tariffe
3 Minuti di Lettura
Sabato 25 Giugno 2016, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 26 Giugno, 08:05
I turisti europei potranno beneficiare dalla svalutazione della sterlina che probabilmente seguirà la fuoriuscita del Regno Unito dall'Unione europea, ma allo stesso tempo il costo dei voli low cost crescerà, perchè le regole del settore dovranno essere rinegoziate. Già nei mesi scorsi le principali compagnie si era dette preoccupate. In particolare EasyJet, che ha sede a Londra, aveva parlato di “misure più restrittive per l'aviazione e aumento delle tariffe» mentre Ryanair (che ha sede a Dublino, in Irlanda, Paese che non fa parte da tempo del Regno Unito) aveva addirittura affidato all' esterno delle fusoliere dei suoi aerei il messaggio anti Brexit: “Vote Remain in Europe”.
Intanto i centralini di molte agenzie di viaggio sia nel Regno Unito che in tutta Europa sono roventi per le telefonate dei turisti allarmati che vogliono avere più informazioni ma bisognerà attendere un po' di tempo per superare lo choc e vederci chiaro.
 
Certo è che «con la Brexit viaggiare potrebbe ora diventare più costoso e difficile», secondo quanto ha detto il direttore marketing di Ryanair, Kenny Jacobs. La compagnia low cost irlandese prevede infatti che dopo la vittoria del “leave” al referendum, le tariffe aumenteranno. Inoltre, questo risultato avrà un impatto sulle decisioni di Ryanair per quanto riguarda gli investimenti: la compagnia - riporta l'agenzia Bloomberg - «è pronta a spostare la propria capacità altrove se la Gran Bretagna non garantirà una crescita».

Anche l'amministratore di Ryanair, Michael O'Leary ha già fatto sapere: «Siamo pronti a diminuire gli investimenti e saremo costretti ad aumentare le tariffe».
EasyJet è preoccupata perché deve gestire, senza perderle, le lucrose tra il continente europeo e la Gran Bretagna, dall'altra deve verificare come far fronte alle norme che hanno fino ad oggi permesso voli pan-europei liberi da vincoli e trattati. Con il Regno Unito fuori dalll'Ue, gli accordi decadranno. In particolare decadranno le regole che fanno riferimento al cielo unico europeo per cui gli aerei del Regno Unito che in futuro lo attraverseranno dovranno pagare tale servizio, così come la stessa cosa dovranno fare gli aerei del Regno Unito chre voleranno sull'Europa. «Rimaniamo convinti della solidità del modello di business di EasyJet e della nostra capacità di proseguire con l’attuale strategia di successo e di garantire ritorni.

Abbiamo scritto stesso al governo britannico e alla Commissione Europea chiedendo di porsi come priorità la permanenza del Regno Unito nel Mercato unico europeo dell’aviazione, data l’importanza per i consumatori e per gli interscambi commerciali» si è affrettata a comunicare l'amministratrice delegata di Easy Jet Carolyn McCall. Con il superamento del cielo unico europeo la prima certezza è che le compagnie britanniche dovranno stipulare nuovi accordi con l'Europa e accettare il decalogo dell'Ecaa che impone diritti e doveri. In pratica le linee aeree della Gran Bretagna dovranno riscrivere gli accordi o con gli enti europei preposti o nel peggiore dei casi con i singoli membri. Ogn singolo Stato potrebbe porre condizioni molto difficili per i vettori che hanno sede in uno stato che ha deciso di uscire dall'Unione europea.

La stessa situaizone accadrà per i voli verso il Nord America, regolati da accordi "open sky" che dovranno essere riscritti insieme ad Antitrust, Dipartimento dei Trasporti Usa e Ue.
Giuseppe Acierno, amministratore unico della società Aeroporti di Puglia e presidente del distretto aeronautico pugliese, evidenzia il rischio che «ci possano essere costi maggiori dei biglietti come conseguenza della messa in discussione degli accordi relativi al cielo unico europeo», ma a lungo andare il sistema «si assesterà senza grandi complicazioni». O.Mar
© RIPRODUZIONE RISERVATA