La Cina e il made in Puglia: «Filo diretto con Shanghai»

La Cina e il made in Puglia: «Filo diretto con Shanghai»
di Oronzo Martucci
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Giovedì 26 Aprile 2018, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 13:01
LECCE - AAA, Apulia aziende associate: è il nome dell’associazione costituita tra imprese di eccellenza pugliesi di diversi settori merceologici che dopo aver partecipato a una missione in Cina (tra Pechino, Shanghai e Shenzen) svoltasi dal 6 al 13 marzo sorso, hanno deciso di procedere uniti nel percorso di internazionalizzazione su un mercato difficile, nel quale è facile compiere errori di valutazione se non si è in contatto con consulenti affidabili e in possesso di notizie chiare e di prima mano su come funzionano i rapporti commerciali. «Dopo Coca Cola e Apple, il Made in Italy è il marchio più conosciuto in Cina, però la mancanza di capacità di lavorare come rete e la scarsa coesione del tessuto produttivo non permette lo sfruttamento di un marchio dalle grandi potenzialità e accade piuttosto che anche nella vendita di prodotti simbolo del Made in Italy come il caffè o la pizza, siano aziende non italiane a fare la parte del leone», sottolinea il presidente di “Apulia aziende associate” Nicola Melpignano, amministratore della società New Wind di Ostuni, da tempo impegnata nella produzione di materassi, cuscini di nuova generazione e complementi d’arredo,

Le aziende fondatrici di Aaa sono New Wind di Ostuni, Cioccolateria Bernardi di Grottaglie, Mozzarella Gioiella di Gioia del Colle, Romeo Gigli di Bari, Pastificio Cardone di Fasano, Marco Gobbo, Caffè Morola di Martina Franca, Bioforma di Ostuni, T&T Tardia Texile di Martina Franca. Insieme a Melpignano nel comitato direttivo promotore di Aaa operano come vice presidente Emilio Pistolato, che controlla il marchio Romeo Gigli, come segretario Pino Fumarola, proprietario di Caffè Morola e un rappresentante di ogni settore merceologico presente. I settori attualmente rappresentati nell’associazione sono: food, Olio e vino, fashion, forniture di arredamento e complementi di arredo, tecnologia e turismo. Il Comitato promotore ritiene necessario allargare il numero di aziende di eccellenza che aderiscono all’associazione, per far crescere la massa critica e il peso di Aaa, evitando però che ci sia concorrenza tra aziende già associate e altre che vogliono entrare e che propongono gli stessi prodotti.
 
«A seguito delle analisi effettuate su quale sia il percorso migliore per arrivare sul mercato cinese abbiamo deciso di accreditarci come Aaa presso il governo cinese, realizzando scambi interculturali anche orientati al turismo incoming verso la Puglia, con l’intento di fornire contenuti ai media cinesi, così da far crescere la visibilità delle aziende associate e del brand Puglia», aggiunge Melpignano. Nel frattempo sono stati avviati contatti diretti con associazioni rappresentative degli imprenditori cinesi e con esponenti di primo piano che operano nei vari settori economici con il pieno consenso del governo cinese.

«A tal proposito diventa importante costruire un ponte che costruisca occasioni di dialogo istituzionale tra il governo cinese, in particolare i rappresentanti delle municipalità, e la Regione Puglia», evidenzia Melpignano. Gli incontri svoltisi nel mese di marzo in Cina tra gli operatori pugliesi e i buyer cinesi sono stati molto soddisfacenti, a parere dei partecipanti. I risultati ottenuti sono anche riconducibili al lavoro svolto da: Marco Gobbo, pugliese di origine, che opera da 12 anni in Cina e si occupa soprattutto di import di prodotti alimentari made in Italy e di arredamento; John Isacs,, originario degli Stati Uniti d’America, amministratore di Enjoy Gourmet, società specializzata nel campo della comunicazione operante a Shangai e a Taipei (Taiwan). Isacs è da tempo consulente di altre realtà produttive italiane, come il consorzio dei vini della Valpolicella. Ha solide entrature nei giornali locali e nel governo locale di Shanghai ed è un giornalista e scrittore molto appezzato.

Il percorso avviato a marzo proseguirà nei prossimi giorni con l’arrivo in Puglia di una delegazione di imprenditori cinesi che farà visita alle aziende associate. «Vogliamo che si crei un rapporto di collaborazione e di fiducia stretto con gli interlocutori cinesi», evidenzia Melpignano. «Vogliamo che i nostri partner conoscano bene la qualità dei nostri prodotti e costruiremo ulteriori occasioni di confronto, programmando altre missioni in Cina con la speranza di avere l’accompagnamento istituzionale della Regione», sottolinea il presidente di Apulia aziende associate.

Il tour organizzato per gli ospiti cinesi che rimarranno in Puglia sino al 3 maggio prossimo prevede visite a tutte le aziende associate, ma anche passeggiate nei centri storici di Alberobello e della Valle d’Itria (Martina Franca, Locorotondo, Cisternino) e delle località costiere di Ostuni, Fasano e Brindisi e infine visite ai produttori di ceramiche di Grottaglie e alle città d’arte di Lecce e Matera. L’obiettivo è quello di costruire un percorso di filiera artistica e turistica che possa intercettare, grazie alla presenza di validi collegamento con imprenditori e rappresentanti istituzionali cinesi, una parte seppur limitata dei milioni di viaggiatori che nei prossimi anni si muoveranno verso l’Europa e l’Italia, per evitare che la Puglia sia tagliata fuori.
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