Archiviazione per infondatezza della notizia di reato: con questa motivazione si chiude il procedimento a carico dell'ex capo di Gabinetto del governatore regionale Emiliano e oggi parlamentare, Claudio Stefanazzi, procedimento partito da un'inchiesta del 2019. Era accusato di essere “amministratore di fatto” di una società di formazione - in cui sino ad un anno prima dell'apertura dell'inchiesta lavorava anche sua moglie Milena Rizzo (sotto indagine anche lei) - che, secondo l'accusa, avrebbe commesso illeciti nella gestione di un Piano formativo aziendale (Pfa). Gli inquirenti ipotizzavano i reati di truffa aggravata e abuso d'ufficio. L'archiviazione è stata disposta per tutti: Stefanazzi, la moglie e gli imprenditori Sebastiano, Vito e Domenico Ladisa.
I fatti
L'inchiesta riguardava un corso di formazione finanziato dalla Regione Puglia, fatto dalla Ladisa e gestito dalla società per la quale lavorava la moglie di Stefanazzi.