In arrivo altre 170mila cartelle: i Consorzi di bonifica devono incassare 30 milioni

In arrivo altre 170mila cartelle: i Consorzi di bonifica devono incassare 30 milioni
di Vincenzo DAMIANI
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Venerdì 10 Agosto 2018, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 09:51
In arrivo le nuove cartelle emesse dai Consorzi di bonifica. A settembre, con la riapertura degli uffici, verranno spedite le prime lettere, complessivamente saranno quasi 170mila. Poco meno di 30 milioni di euro è la somma che i Consorzi potrebbero incassare con la riscossione delle ultime due cartelle che, per legge, dovranno essere inviate entro il prossimo 31 dicembre, prima della fine del commissariamento.
Ma l'invio inizierà già a settembre, vista la mole di lavoro da concludere entro la fine dell'anno. Il Consiglio regionale pugliese, con la manovra di assestamento del bilancio di fine luglio, ha portato da 4 a 12 milioni di euro il fondo per gli enti agricoli per riuscire a portare a termine la fase commissariale. Però, diventano fondamentali i 30 milioni che potrebbero essere incassati con il pagamento del 630: una cifra importante che, se introitata, permetterebbe di proseguire e dare un forte impulso alle opere di bonifica e manutenzione di canali e infrastrutture, rilanciando l'attività. Ma qual è la percentuale che viene riscossa mediamente?
Per il tributo 630 relativo all'anno 2014 i consorzi sono riusciti ad incassare oltre il 70%, l'obiettivo è poter aumentare questa soglia, perché senza questi soldi sarà praticamente impossibile per i consorzi poter compiere quelle opere di bonifica - reclamate dagli agricoltori stessi - che aiuterebbero a riportare la situazione quasi alla normalità. Da Bari in giù ci sono 2.300 chilometri di canali che attendono di essere riportati a nuova vita, questo perché per circa 10 anni la manutenzione si è fermata, o quasi.
Poi c'è da effettuare una ricognizione e mappatura dei pozzi: su tutto il territoriale regionale ne esistono 800mila, ma di questi molti ancora non si sa quanti sono abusivi e la fetta più grande è concentrata in Salento.
In gioco c'è il futuro dei quattro consorzi commissariati il primo gennaio del 2017, dall'anno prossimo dovranno camminare con le proprie gambe ed essere autonomi.
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