È il giorno delle richieste In Puglia oltre 200mila i potenziali beneficiari

È il giorno delle richieste In Puglia oltre 200mila i potenziali beneficiari
di Massimiliano IAIA
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Mercoledì 6 Marzo 2019, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 18:12

È giunto il momento di mettersi in coda per fare richiesta per il reddito di cittadinanza, lo strumento di sostegno messo a disposizione dal governo per contrastare la povertà. Da oggi sino al 31 marzo si potrà presentare la domanda, per ottenere risposta a partire dal 15 aprile e l'eventuale pagamento a maggio.
Per richiedere il reddito occorre: essere un cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in via continuativa; avere un Isee (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui; possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30mila euro; avere un patrimonio finanziario non superiore a 6mila euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso; avere un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto. Oltre a coloro che non dispongono di questi diritti, non ne hanno diritto nemmeno i soggetti che si trovano in stato detentivo e coloro che sono ricoverati in istituti di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica.
In Puglia, stando agli studi delle ultime settimane, sono 214.600 i potenziali nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza: 68.100 a Bari, 36.300 a Foggia, 35.500 a Lecce, 30.800 a Taranto, 25.200 a Barletta-Andria-Trani, 18.600 a Brindisi.
Da oggi fino al 31 marzo la domanda potrà essere presentata telematicamente attraverso il sito redditodicittadinanza.gov.it, presso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf) o, dopo il quinto giorno di ciascun mese, presso gli uffici postali. Le informazioni contenute nella domanda saranno comunicate all'Inps entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. L'Inps, a sua volta, entro i successivi cinque giorni, verificherà il possesso dei requisiti sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelli delle amministrazioni collegate e, in caso di esito positivo, riconoscerà il beneficio. Le risposte arriveranno ai cittadini nella seconda metà di aprile: saranno inviate anche quelle dall'esito negativo, specificando le motivazioni dell'esclusione dal beneficio. Il reddito sarà erogato attraverso un'apposita Carta di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) che, attualmente, viene emessa da Poste Italiane. Oltre all'acquisto di beni e servizi di base, consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell'intermediario che ha concesso il mutuo. È vietato l'utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro, e che in fase di presentazione il ministro Luigi Di Maio definì «spese immorali» o altre utilità. Ai beneficiari della Carta sono estese invece le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate. Il beneficio deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione. L'importo non speso o non prelevato viene sottratto nella mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato. Il versamento del beneficio viene erogato per un periodo continuativo di massimo di 18 mesi. Potrà essere rinnovato, previa sospensione di un mese, prima di ciascun rinnovo.
Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l'inclusione sociale. Entro 30 giorni dall'erogazione del reddito, il cittadino sarà quindi convocato dai Centri per l'impiego per la sottoscrizione del Patto per il lavoro, oppure convocato dai Comuni per la firma del Patto per l'inclusione sociale. In questa fase, il beneficiario si impegna inoltre a rispettare l'obbligo di partecipazione a progetti di pubblica utilità fino a otto ore settimanali.
Sarà una giornata di code e di attese, allertate anche le forze dell'ordine, pronte a rafforzare la vigilanza, ma con la giusta discrezione.

I richiedenti, invece, loro sì, dovranno armarsi ma di pazienza.

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