Fse, cambio al vertice: il Cda nomina Lenci

Fse, cambio al vertice: il Cda nomina Lenci
di Vincenzo DAMIANI
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Sabato 5 Maggio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 22:30
LECCE - Dopo averla traghettata verso acque sicure e averla salvata dal fallimento, l’amministratore delegato di Ferrovie Sud Est, Andrea Mentasti, si è dimesso. Il suo, era stato annunciato sin dall’inizio, era un mandato a termine, quando Fsi – circa un anno e mezzo fa – lo ha convinto a trasferirsi dalla Lombardia in Puglia i patti erano che centrato l’obiettivo le strade si sarebbero divise.
E così è stato, Fse ha evitato il crack grazie all’approvazione del concordato preventivo che verrà ratificato il prossimo mese. Un passaggio formale, ecco perché Mentasti un mese prima della naturale scadenza del mandato ha rassegnato le dimissioni. Ieri il consiglio di amministrazione ha nominato Luigi Lenci, attuale presidente dell’azienda di trasporto, nuovo amministratore delegato, mentre Giorgio Botti sarà il direttore generale. Quindi, per ora Lenci manterrà due incarichi, in attesa che a Roma venga individuato un altro manager per la seconda fase del rilancio di Ferrovie Sud Est. Il cda è composto, inoltre, da Maria Rosaria Gradilone, Ilaria De Dominicis, Mauro Ghilardi ma, come detto, è ormai giunto al termine del suo operato: con l’approvazione del bilancio 2018 dovrà essere rinnovato.
Il cda ha ringraziato Mentasti, che ha colto altre opportunità manageriali, «per il significativo lavoro svolto». «Il nuovo consiglio di amministrazione proseguirà – si legge in una nota - con i programmi di investimento e le iniziative industriali previste dal piano concordatario per l’ammodernamento della rete ferroviaria, della flotta di bus e treni e il miglioramento della qualità del servizio». Il concordato preventivo ha ricevuto il via libera dai creditori lo scorso marzo, a giugno verrà ratificato dal tribunale fallimentare di Bari. 
 
Un passaggio formale che, però, permetterà a Fse di raggiungere un altro obiettivo fondamentale: il rinnovo del contratto della durata di 10 anni con la Regione Puglia per la gestione delle tratte ferroviarie.
Lo scorso anno, la giunta Emiliano decise di affidare – tramite aggiudicazione diretta - la gestione delle rispettive reti a Ferrotramviaria, Ferrovia Appulo Lucane e Ferrovie del Gargano. In sostanza, se entro il primo ottobre del 2018 non arriveranno offerte migliori da parte di altre aziende ferroviarie, il contratto di queste tre società con la Regione Puglia (in scadenza nel 2021) si rinnoverà automaticamente sino al 31 dicembre del 2027. Stessa possibilità non fu data a Ferrovie Sud Est per via della incertezza sul futuro della società di trasporto. Ora, però, quel punto interrogativo è stato cancellato, il rischio di un fallimento è superato quindi anche Fse otterrà nelle prossime settimane l’affidamento diretto, come avvenuto per le altre aziende. Il Tribunale fallimentare ha fissato l’udienza per l’omologazione definitiva del concordato a giugno, da quel momento verrà dato avvio all’esecuzione di quanto previsto dal piano accettato dai creditori.
La proposta garantisce il pagamento del 100% dei debiti verso i creditori privilegiati e prededucibili, mentre i creditori chirografi riceveranno il 48,1% della somma vantata. L’esposizione di Fse verso i debitori è così suddivisa: 75 milioni verso Bnl, 144 milioni verso i fornitori, 1,8 milioni di debiti previdenziali, 1,1 milioni di debiti tributari, 14 verso Fsi e circa 53 milioni di debiti vari. I creditori di Fse sono poco meno di 400, quelli chirografi – cioè quelli ai quali era stato proposto il pagamento del 48,1% delle somme dovute – vantano crediti per 124 milioni totali. Nel dettaglio, quindi, la proposta di concordato si articola così: oltre 61 milioni verranno impegnati per saldare i debiti con i creditori privilegiati (il 100% del totale); quasi 82 milioni, invece, andrebbero ai creditori prededucibili (anche in questo caso si tratta del 100%), mentre ai creditori chirografi andrà una torta da quasi 60 milioni di euro.
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