I sindaci contro Sud Est: «Ennesimo bluff, Salento ancora isolato»

I sindaci contro Sud Est: «Ennesimo bluff, Salento ancora isolato»
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Martedì 29 Maggio 2018, 12:00
[PALLINOBLU]<MC>Delusione e rabbia. «L’ennesimo bluff delle Sud Est», come dicono in coro. Parlano i sindaci e sotto tiro finiscono le promesse di Roma. Arrivate a più riprese e anche questa volta disattese. Niente treni domenicali: resta solo la soluzione tampone del potenziamento del servizio in bus per il mare. Poca roba, secondo i primi cittadini. Pochi vantaggi rispetto alle aspettative.
«La mia voce - sottolinea Carlo Nesca, sindaco di Gagliano del Capo (due passi da Leuca) - ormai è diventata, insieme a quella dei miei colleghi, una vox clamantis in deserto. Nessuno potenzia i servizi in questo lembo d’Italia e, nonostante i tanti vertici, rimangono inascoltate le nostre petizioni. I mezzi pubblici sono inadeguati, con i turisti che si fermano a Lecce o a Brindisi e hanno difficoltà a raggiungere le località marine. Qualche imprenditore si industria, ma non è corretto ricorrere sempre ai privati. Occorrerebbe un trasporto pubblico dignitoso con una frequenza distribuita ordinatamente sul territorio, in modo da raggiungere le località più rinomate e da quelle arrivare nei centri più piccoli». E il sindaco Nesca non nasconde la delusione: «Anche quest’anno il grido del territorio è stato disatteso, ne prendiamo atto. Con le risorse già contenute e l’erosione dei trasferimenti fiscali è inimmaginabile attrezzarsi per presentare un’offerta valida da parte dei Comuni. Abbiamo ferrovie che dovrebbero essere fiore all’occhiello del trasporto ma non è così. La rete ferroviaria è gestita da un unico ente, si potrebbe facilitare il trasferimento tra una stazione e l’altra, in maniera molto più semplice. Serve un coordinamento maggiore. Questo territorio vive di turismo, e se neanche nei periodi clou riusciamo ad essere propositivi allora significa che abbiamo fallito».
Il sindaco di Salve, Vincenzo Passaseo, chiede maggiore attenzione per l’intero Salento ragionando su una ricapitolazione del concetto di mobilità: «In estate la domanda supera di gran lunga le offerte degli altri periodi visti i tanti turisti che scelgono le nostre coste. Lo scorso anno ci siamo attrezzati con una navetta che partiva dalla piccola Ruggiano, faceva il giro delle marine e poi ritornava indietro con orari concomitanti con quelli dei treni in arrivo». Passaseo fa risalire i problemi alle gestioni precedenti: «In questi anni abbiamo scoperto di tutto e di più e l’infrastruttura è rimasta come un secolo fa. Speriamo che il piano estivo, messo su strada in questi giorni, sia potenziato con criterio, che non si fermi a Otranto o Gallipoli, ma che arrivi nel Capo di Leuca. C’è un bacino di utenza non indifferente. Solo a Salve diventiamo cinque volte la popolazione residente, cioè 25mila persone. Forse, la panacea di tutti i mali sarebbe la metro di superficie».
Uno dei borghi più belli d’Italia, Specchia, potrebbe avere grandi vantaggi da un sistema di trasporti rimodulato. «Siamo veramente arrabbiati per questa atteggiamento che Sud Est sta assumendo verso il territorio - dice il sindaco Rocco Pagliara - visto che negli ultimi anni la presenza turistica anche nell’entroterra è diventata consistente. Ma Sud Est non dà attenzione al territorio. Siamo dispiaciuti per questo atteggiamento. Dovremmo fare un’azione comune, lamentarci della penalizzazione del Tacco. C’è questa continua sollecitazione, ma si fa un semplice calcolo commerciale, a volte invece. Bisogna investire per risollevarsi. È il momento di fare la voce grossa».
Alessano, nell’anno della visita del Papa alla tomba di Don Tonino Bello, è diventato meta di turismo religioso e se fossero stati fatti investimenti sulla mobilità, i vantaggi sarebbero stati notevoli. Lo spiega il sindaco di Alessano, Francesca Torsello, che guarda la questione da un altro punto: «I treni? Sono messi male e, allora, bisogna puntare sulla metropolitana di superficie, perché su un servizio complessivamente carente, la presenza o meno di treni domenicali, purtroppo è solo una goccia nel mare. Se le distanze vengono coperte in tempi lunghissimi, con treni molto vecchi, non si risponde alle esigenze dei turisti che cercano anche la qualità».
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