La geografia del voto e la doppia lista: il 66% pugliese grazie anche al patto

La geografia del voto e la doppia lista: il 66% pugliese grazie anche al patto
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Martedì 5 Marzo 2019, 12:14
Il dato finale (o quasi finale) è rotondo, perfettamente allineato al nazionale: 66%. È questa la percentuale raccolta da Nicola Zingaretti in Puglia. Dato non ancora ufficiale, la macchina Pd s'è un po' inceppata: all'appello manca appena qualche seggio, nulla comunque in grado di provocare scostamenti significativi. Il governatore laziale incassa un'affermazione non scontata, ma evidentemente in Puglia ha retto bene il patto tra correnti, qui con l'additivo di FronteDem (l'area che fa riferimento a Michele Emiliano). Zingaretti peraltro qui ha potuto sfruttare l'effetto traino della doppia lista a sostegno: oltre alla nazionale Piazza grande c'era anche Puglia per Zingaretti, dalla chiara impronta emilianiana. Esultano un po' tutti, di sicuro il dato della partecipazione è una boccata d'ossigeno, ad ogni livello: 80mila elettori ai gazebo. Dunque oltre le prudenti aspettative della vigilia, che s'attestavano tra i 50mila e i 70mila. Il calo resta comunque corposo: nel 2017 quando l'impennata fu fino a 156mila voti. Ma all'epoca primarie in corsa c'era lo stesso Emiliano (contro il vincitore Matteo Renzi e Andrea Orlando), e il governatore provò ad assestare lo sprint e la prova di forza quantomeno nella sua Puglia.
Detto di Zingaretti, in Puglia sul secondo gradino del podio c'è Maurizio Martina: 22,74%, anche qui il dato è sostanzialmente aderente alla performance nazionale. Roberto Giachetti si ferma invece al 10,6%. Dati, va ribadito, ancora ufficiosi e suscettibili di lievi aggiustamenti.
La provincia nella quale Zingaretti ha centrato l'affermazione più eclatante è la Bat: 71,2%, fondamentale qui la leva azionata dal biscegliese Francesco Boccia (candidato anche lui alla segreteria nella prima fase congressuale, fuori dalla terzina schierata alle primarie di domenica). Briciole per le altre due mozioni. Nel Salento invece i renziani (qui rappresentati dal senatore Dario Stefàno, oltre che dalla neutrale Teresa Bellanova) sono riusciti a rivitalizzare un po' la mozione Martina: Zingaretti ha vinto col 64,09%, per l'ex ministro dell'Agricoltura invece il 24,25%, a Giachetti solo il 9,7%. Ma il governatore laziale in provincia di Lecce ha potuto contare anche sul'apporto di qualche renziano. A Brindisi l'asticella per Zingaretti torna a impennarsi oltre la media nazionale: 68%, con Martina al 22,7% e Giachetti al 9,24%. A Taranto leggera flessione per Zingaretti, al 62,6% (Martina al 24,67%, Giachetti cresce fino al 12,6%). Ben diversa però la portata dell'affluenza: in provincia di Lecce 17.830 partecipanti, a Brindisi appena 5.951, per Taranto invece 9.257. A Bari invece sfondata la soglia dei 26mila ai seggi. Nel territorio della Città metropolitana Zingaretti si assesta al 64,6%, Martina sale su fino al 27,37% e Giachetti deve accontentarsi del 7,98%: sarà di certo terra di Michele Emiliano, ma Bari è perimetro amico al segretario regionale Marco Lacarra, che ha tirato la volata a Martina. Infine Foggia: il neo-segretario nazionale ottiene il 65,39%, poi 21,55% per Martina e 11,54% per Giachetti.
Tra le trincee del Pd pugliese si procede anche all'analisi del voto in ciascuno dei nove collegi: suddivisione necessaria per eleggere i 54 delegati dell'Assemblea nazionale, sulla base di liste collegate alle tre mozioni. Come detto, solo Zingaretti ha schierato in Puglia due listini nei nove collegi: il 43% del collegio 1 (quello di Bari città) conseguito dalla lista Puglia per Zingaretti è la migliore affermazione (tra gli eletti figura Domenico De Santis, vicepresidente uscente dell'Assemblea nazionale e uomo di fiducia di Emiliano). La lista di ispirazione emilianiana a Bari e provincia vola al 37,4%, l'altra lista (Piazza grande) è al 12,97%: non l'unico caso di asimmetria.
Insomma: nella Puglia sempre irregolare e dalle mille variabili, ha conservato ottima tenuta l'accordo tra correnti. Almeno per ora, e nonostante a condividere la corsa pro-Zingaretti insieme con Emiliano ci fossero fieri oppositori del governatore pugliese.
F.G.G.
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