In piazza contro il decreto Martina. Emiliano: «Iniziativa che si commenta da sé». Amati e Pentassuglia: «Slogan folli, la Puglia è altro»

In piazza contro il decreto Martina. Emiliano: «Iniziativa che si commenta da sé». Amati e Pentassuglia: «Slogan folli, la Puglia è altro»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 25 Maggio 2018, 17:16 - Ultimo aggiornamento: 17:22
BARI - E' polemica dopo la protesta che alcune associazioni di volontariato e ambientalisti hanno organizzato contro il decreto Martina. In corteo nel centro di Bari, i manifestanti hanno protestato contro l'uso dei fitofarmaci che il decreto prevede per il contrasto dell'insetto vettore responsabile del dilagare dell'epidemia di xylella negli uliveti pugliesi. Dalla loro anche alcuni sindaci del Leccese che hanno firmato ordinanze vietando l'uso deifitofarmaci, in contrasto con lo stesso decreto e che nei giorni scorsi sono stati invitati dalla Regione a revocare quegli atti.
Il primo ad attaccare gli ambientalisti è stato il presidente Emiliano. 
«Una manifestazione per non applicare un decreto che attua una direttiva dell'Unione europea si commenta da sola - ha detto il governatore ai giornalisti-. Io ho assoluta comprensione nei confronti di chi è preoccupato dalle conseguenze dei tagli degli alberi e della lotta contro l'insetto vettore» della Xyella, ma la moglie piena e la botte ubriaca non si può avere. E in particolare bisogna rispettare gli indirizzi e le leggi».
«Secondo il mio giudizio - ha aggiunto Emiliano - fino a quando non ci sarà una evidenza scientifica che ci consenta di dire che è stata trovata una cura per gli alberi malati, non c'è altra alternativa che dare attuazione a queste norme. E devo dire che il decreto Martina, così come è stato interpretato dall'Osservatorio fitosanitario della Puglia, mi pare fortemente capace di ridurre le preoccupazioni che abbiamo».
Più duro l'attacco dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Donato Pentassuglia. «In Puglia - hanno detto - alcuni sono arrivati a difendere, con slogan folli in manifestazioni organizzate dinanzi alla sede della Giunta regionale, i diritti della sputacchina. Preghiamo tutti di considerare, però, che noi pugliesi non siamo così (la maggior parte) e che in molte parole c'è pure il reato di diffusione di notizie false in grado di turbare l'ordine pubblico».
Amati e Pentassuglia sono  rispettivamente presidenti delle commissioni Programmazione e Agricoltura.
«Chiunque voglia oggi protestare le sue insensatezze - hanno aggiunto -, lo faccia nei confronti delle forze politiche,  tipo i Cinquestelle, da cui sono stati illusi per un pugno di voti e che ora assumono, accingendosi al governo del Paese,  posizioni più consone,razionali e scientificamente accorsate».
Per il futuro, i due rappresentanti del Consiglio regionale sostengono che «occorre fare tutto ciò che è possibile secondo la scienza, isolando con forza tutti gli elementi di disturbo credulone di chiara impronta politica, invitando i sindaci a collaborare senza prestare il fianco a richieste di ordinanze extra ordinem emanate non tanto per convincimento, ma per sottrarsi da stravaganti accuse d'inerzia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA