Restando in Puglia, il consigliere che ha rinunciato ad una quota maggiore del suo “stipendio” è Grazia Di Bari: ha restituito oltre 64mila euro sino allo scorso dicembre, solamente nell’ultimo mese ha riconsegnato circa duemila e 500 euro. Tra i consiglieri regionali non sembra esserci un caso come quello scoppiato tra i parlamentari, l’unico che – stando alla pubblicazione dei dati sul sito tirendiconto.it – risulta essersi attardato nei pagamenti è Mario Conca: l’ultimo versamento risulta essere stato fatto a giugno 2017 (in totale ha restituito quasi 39mila euro), mentre gli altri suoi colleghi hanno quasi tutti restituito i rimborsi di dicembre ad eccezione di Marco Galante e Antonella Laricchia, fermi al versamento di ottobre 2017.
Ma come funziona? L’entità della somma da restituire varia da consigliere a consigliere a seconda delle spese che ognuno sostiene e che, ovviamente, deve rendicontare.
Ad esempio: c’è chi deve spostarsi da Lecce, Foggia, Taranto per raggiungere Bari e partecipare ai Consigli regionali o ai lavori in commissione. In questo caso, quindi, le spese di trasferimento vengono coperte e detratte dalla somma da restituire. Tra le altre uscite, oltre a quella per il trasporto, ci sono quelle sostenute per l’alloggio e per il vitto, per la gestione ufficio e attività politica, per l’assistenza legale, per il pagamento di eventuali collaboratori e per la copertura dei costi sostenuti per l’organizzazione di attività ed eventi legati al Movimento5Stelle.Ecco la classifica delle somme restituite dai consiglieri pugliesi: dopo Grazia Di Bari c’è Cristian Casili con oltre 59mila euro riconsegnati; a seguire Antonella Laricchia con quasi 53mila euro, Rosa Barone (45mila), Gianluca Bozzetti (44mila), Marco Galante (42mila), Mario Conca (38mila) e Antonio Trevisi (33mila). Il Movimento5Stelle, anche in Puglia, ora però è finito nell’occhio del ciclone per i presunti mancati versamenti da parte di alcuni parlamentari: secondo i primi calcoli ci sarebbe un ammanco di almeno 500mila euro.