Protesta dei "No Tap" fuori e dentro l'aula del Consiglio regionale

Un momento della protesta fuori dal Consiglio
Un momento della protesta fuori dal Consiglio
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Martedì 28 Novembre 2017, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 18:19

Prima il sit-in fuori dal palazzo del Consiglio regionale. Poi la protesta direttamente in aula, durante i lavori (interrotti) dell'Assise pugliese. Giornata "barese" per il fronte no Tap. «Giù le mani dal Salento» e «liberate Melendugno»: sono i cori scanditi dagli attivisti, una cinquantina, che a Bari hanno manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale, esprimendo la loro contrarietà alla realizzazione nel territorio pugliese del terminale del gasdotto. Nei giorni scorsi i No Tap avevano manifestato a Lecce, con il lancio di uova seguiti da scontri con le forze di polizia avvenuti in occasione di un convegno al quale partecipava anche il country manager di Tap, Michele Mario Elia. Gli attivisti chiedono alla Regione di esprimere ferma contrarietà all'approdo a San Foca di Melendugno, come hanno fatto ieri i sindaci nell'incontro convocato dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, tenutosi a Palazzo dei Celestini.

In aula. Un piccolo gruppo di attivisti ha poi interrotto per pochi minuti il dibattito nell'aula del Consiglio regionale sulla proposta di legge finalizzata alla riorganizzazione delle strutture sociosanitarie pugliesi. «Abbiate il coraggio, abbiate il coraggio» ha gridato rivolto ai consiglieri uno dei manifestanti. La richiesta è quella di «prendere una posizione chiara» sulla realizzazione nel territorio pugliese del Gasdotto Trans-Adriatico ed «evitare che il territorio sia ulteriormente militarizzato». Agli attivisti ha risposto in aula il consigliere del Pd, Donato Pentassuglia, rimarcando che «le istituzioni sono impegnate a trovare una soluzione» ed invitando i manifestanti a «prendere le distanze da quanti hanno (a Lecce durante un convegno al quale era presente il country manager di Tap, ndr) sputato e preso a schiaffi le forze dell'ordine». La discussione della pdl ed i lavori consiliari sono poi ripresi regolarmente.

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