Tra strappi e rancori
ora il Pd cerca di ritrovare l’unità

Tra strappi e rancori ora il Pd cerca di ritrovare l’unità
di Oronzo MARTUCCI
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Martedì 30 Gennaio 2018, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 12:26

Ci sono stati molti esclusi eccellenti dalle liste elettorali del Pd in Puglia, in alcuni casi si è trattato di esclusioni che gli stessi interessati avevano messo in conto, in altri conseguenza di incastri tra candidati di genere diverso da rispettare, in altre ancora di scelte legate all’appartenenza all’una o all’altra corrente interna e alla necessità di Michele Emiliano, a capo di Fronte Democratico, di affermare almeno nella sua regione la leadership collegata ai risultati congressuali (54 per cento). Da oggi è campagna elettorale, ma i mugugni e i rancori per i torti subiti e per alcune scelte calate dall’alto non sono certo superati. Dopo il 4 marzo, tutti potranno affermare “lo avevo detto”, nel caso si vinca o si perda: sia Renzi, che ha detto di aver messo in campo in tutta Italia la squadra migliore; sia Emiliano che pur avendo imposto 3 suoi capilista su sei nei collegi plurinominali di Camera e Senato e ottenuto qualche collegio uninominale, sperava di ottenere di più per fare posto ad alcuni sostenitori congressuali; sia gli amici di Andrea Orlando che hanno lasciato sul campo molte posizioni, si considerano alla stregua di epurati e tuttavia non hanno intenzione di abbandonare il campo e il Pd in questa difficile campagne elettorale.
Avanti così. Partendo dai collegi uninominali della Camera: al collegio di Lecce città è stato recuperato in extremis il deputato uscente Salvatore Capone. Gli altri collegi della provincia sono stati affidati a Sergio Blasi (Nardò-Maglie) e Ada Fiore (Casarano). Il collegio di Francavilla Fontana (che comprende alcuni comuni della zona di Manduria) è stato assegnato all’uscente Elisa Mariano, mentre in quello di Brindisi-Ostuni-Fasano giocherà le sue carte l’ex consigliere regionale Giovanni Epifani. In provincia di Taranto il collegio di Martina Franca è stato assegnato a Donato Pentassuglia, il quale è stato tentato dal rifiutare sino a poche ore prima della presentazione delle candidature perché si aspettava anche la collocazione al primo posto nel collegio plurinominale di Taranto. Quel posto, con sicura elezione, nei giochi interni di corrente è stato conquistato da Emiliano per il segretario provinciale del Pd di Bari, Ubaldo Pagano. Cosa c’entra il segretario di Bari con il collegio Taranto-Brindisi? Nulla. Però è così, i giochi di correnti portano spesso a questi risultati. Stesso discorso per Francesco Boccia, altro candidato indicato da Emiliano, collocato come capolista nel collegio plurinominale di Lecce-Casarano-Nardò. Lucio Lonoce è il candidato del collegio di Taranto.
Per il resto, tutto secondo le previsioni: con il segretario regionale Marco Lacarra candidato nel collegio uninominale di Bari- Libertà e capolista nel plurinominale di Bari-Altamura, Giuseppe Spina (ex di centrodestra ora in quota Emiliano) a Molfetta, Filippo Caracciolo (sempre Emiliano) ad Andria, Liliana Ventricelli ad Altamura e Michele Bordo a Cerignola. Bordo, in quota alla corrente di Andrea Orlando è l’unico della pattuglia parlamentare degli uscenti vicini a Orlando che ha trovato posto nel listino proporzionale, come capolista con elezione sicura nel collegio di Andria-Foggia.
 
Al Senato pieno riconoscimento del Pd (di Renzi) per Dario Stefàno, eletto nel 2013 come indipendente con Sel, candidato nell’uninominale di Lecce (comprende tutta la provincia e una parte delle province di Brindisi e Taranto) e come capolista nel plurinominale di Puglia Sud con elezione assicurata. Nel collegio di Nardò-Gallipoli, dove è il campo per LeU Massimo D’Alema, è stata schierata Teresa Bellanova, alla quale è stato assegnato anche un posto di capolista in un collegio plurinominale in Emilia Romagna. A Brindisi, in un collegio che comprende parte della provincia di Bari (da Monopoli ad Adelfia) è stato schierato il fasanese Fabiano Amati. Nel collegio di Andria è stata schierata Elena Gentile, ex assessore regionale alla Sanità ed europarlamentare in carica, eletta nel 2014, con 140.000 preferenze.
Il posto di capolista nell’altro collegio plurinominale della Puglia, quello di Bari-Foggia, è stato assegnato ad Assuntela Messina, presidente dell’assemblea regionale del Pd, in quota alla corrente di Emiliano. Al secondo posto è stata collocata la salentina Alessandra Antonica.
I candidati dei collegi uninominali di Camera e Senato del Pd hanno anche il sostegno delle liste apparentate del plurinominale di +Europa (Bonino e Centro democratico), Civica Popolare (Lorenzin) e Insieme (socialisti, Verdi e Area civica).
 

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