Frecciarossa, in fumo impegni e promesse. Tagliati i collegamenti con Brindisi e Lecce

Frecciarossa, in fumo impegni e promesse. Tagliati i collegamenti con Brindisi e Lecce
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Martedì 10 Gennaio 2017, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 13:09
Frecciarossa: Trenitalia beffa il Salento. Da domenica prossima, infatti, senza peraltro alcun preavviso, il treno veloce per il collegamento periodico Milano-Lecce (passando per Brindisi, Bari, Pescara, Ancona, Rimini e Bologna), istituito lo scorso 12 giugno e pure confermato con il nuovo orario invernale, sarà cancellato. Le ultime due “corse” fissate per la giornata di sabato: il Milano-Lecce delle 6 e il Lecce-Milano delle 15.40.
Dopodiché il Frecciarossa non farà più capolino nel Salento neppure nel fine settimana. Resta confermata tutti i giorni soltanto il Frecciarossa Milano-Bari, che nelle giornate di sabato e domenica continuerà a partire da Milano Centrale alle 6 per arrivare a Bari alle 12.39 ed in senso inverso lascerà il capoluogo pugliese alle 17.04, concludendo la corsa a Milano alle 23.50. Cassato, dunque, anche quello che in tanti l’estate scorsa avevano battezzato come “contentino”. L’alta velocità sino al tacco d’Italia, già precaria, prevista a mezzo servizio con l’avvio dell’orario estivo, non è evidentemente nei programmi né a breve né a lungo termine di Trenitalia.

La soppressione del prolungamento del “Frecciarossa” Milano-Bari sino al Salento, con fermate a Brindisi e Lecce, sarebbe motivata, stando alle prime spiegazioni offerte dalla società, dal numero non soddisfacente di prenotazioni (circostanza dovuta anche all’orario di partenza e arrivo da Milano che non consente di raggiungere o lasciare la stazione centrale con mezzi pubblici, ndr). Essendo un servizio a mercato, risponde a logiche di mercato. Ergo: soppresso perché risultato poco remunerativo.
 
La stessa Trenitalia non esclude in ogni caso di poter ripristinare la tratta nei prossimi mesi. La motivazione di mercato, in ogni caso, da sola non può essere sufficiente a giustificare il passo indietro, tanto più che la stessa Trenitalia soltanto poche settimane fa aveva confermato, in sede di presentazione dell’orario invernale, i due collegamenti Milano-Lecce nei weekend. Sfruttato appieno il periodo estivo e natalizio, la società non ha però esitato a cancellare la tratta, senza annunciare e giustificare il passo indietro.

Da ieri è di fatto impossibile prenotare nel fine settimana (a far data dal 15 gennaio) ulteriori biglietti: l’eccellenza lungo la rotta Milano-Lecce è già un ricordo. A rendere concreto il prolungamento del Frecciarossa Milano-Bari sino al Salento era stata l’onda lunga delle 30mila firme raccolte dal Nuovo Quotidiano di Puglia. Sulla spinta della petizione popolare, che coinvolse il territorio e le istituzioni locali, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti convocò infatti nell’ottobre del 2015 un tavolo a Roma, al quale presero parte il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’allora amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Italiane Michele Elia. La stessa Regione, del resto, aveva assunto l’impegno sul piano della sostenibilità economica.

Regione e Governo in questa fase di start up si sarebbero fatti carico, sulla scorta dell’intesa siglata a Roma, di compensare eventuali deficit. Supporto “pubblico” promesso ma di cui non v’è mai stata traccia.
La campagna per avere l’Alta velocità cominciò alla fine della scorsa estate, vale a dire all’indomani della notizia che il nuovo collegamento Bari-Milano, dal 20 settembre, avrebbe unito la Puglia alla Lombardia in sole 6 ore e 30 minuti invece di 8 ore. Lecce, ancora, una volta era stata esclusa da un progetto di rilancio verso il futuro. Da lì a poco il malumore del Salento sarebbe sfociato in una mobilitazione politica e sociale. Le prime 16mila firme, arrivate in sole due settimane sulla piattaforma change.org del Nuovo Quotidiano di Puglia, furono consegnate al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che decise di sostenere la battaglia del Salento insieme alla sua giunta. Il 12 settembre 2015, durante l’inaugurazione della Fiera del Levante, Emiliano fece presente al Governo la vicenda e contestualmente la petizione venne consegnata all’allora sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.

Il 14 ottobre 2015 la svolta: il tavolo presso il ministero, alla presenza del ministro ai Trasporti Graziano Delrio. E contestualmente la firma per un impegno: far arrivare entro l’estate 2016 il Frecciarossa sino a Lecce, in forma sperimentale, prevedendo tale servizio nel rinnovo del contratto ferroviario di lunga percorrenza.
A giugno l’avvio dei primi collegamenti, limitati al fine settimana. “Ora tocca ai salentini: su quel treno ci salgano”, fu l’appello del governatore, raccolto da leccesi e brindisini ma anche da tanti turisti, tanto da spingere Trenitalia a confermarlo anche d’inverno. Ieri, a sorpresa, il ripensamento. E la doccia fredda: con il Salento che, già in questi giorni isolato dalla neve e dal ghiaccio, torna alla periferia del Paese.
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