I cinque stelle “duri e puri” all’attacco: «Chi si dissocia da Grillo sbaglia»

I cinque stelle “duri e puri” all’attacco: «Chi si dissocia da Grillo sbaglia»
di Nicola Quaranta
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Venerdì 6 Luglio 2018, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 14:05
LECCE - C’è anche la firma di un parlamentare pentastellato pugliese, il senatore barese Lello Ciampolillo, sulla proposta di legge per l’Istituzione di una “commissione di inchiesta sull’emersione e gestione dell’emergenza Xylella fastidiosa nei territori della Puglia”. E nella serata di ieri è uscito allo scoperto. Insieme al collega lucano Saverio De Bonis è sceso in campo in difesa del comico genovese, garante dei Cinque stelle, puntando il dito anche contro quanti, in seno al M5s, hanno preso le distanze dai post del fondatore del movimento. 
Non vengono citati, ma i destinatari della missiva sono chiari, con particolare riferimento ai parlamentari M5s Gianpaolo Cassese (imprenditore agricolo di Grottaglie, componente della commissione Agricoltura della Camera), Diego De Lorenzis e Mario Turco e al consigliere regionale Cristian Casili: contattati da “Quotidiano” ed invitati ad esprimersi sul caso “bufala xylella”. Ma Ciampolillo e De Bonis non ci stanno: «Ci sembra un atto dovuto fare qualche chiarimento sul vile attacco mediatico e politico a Beppe Grillo», la premessa a quattro mani dell’ intervento apparso sempre sul blog di Grillo, dopo le polemiche seguite al suo intervento sulla questione Xylella. Quanto il clima sia acceso, lo dimostra anche il tono che i due senatori riservano a quanti, anche tra i banchi dei Cinque stelle, hanno preso le distanze dal “loro” garante: «Vogliamo ricordare a questi colleghi che siamo qui solo perché Beppe Grillo ha fondato questo movimento in una grigia giornata milanese del 2009». L’intervento dei due parlamentari, è una difesa a tutto campo del comico genovese: “Con l’articolo di Petra Reski pubblicato sul suo blog, Grillo non ha detto niente altro che ci sono tanti dubbi e poche certezze sulla gestione (compresa la fase emergenziale) della cosiddetta “questione Xylella”, ovvero il disseccamento degli ulivi”.
E giù una pioggia di interrogativi: «Qual è lo scandalo se si vuole indagare politicamente su come sono stati spesi soldi pubblici, della Regione, dello Stato, della Ue? Qual è lo scandalo di dire che non ci sono ancora certezze scientifiche? Perché non possiamo prendere in considerazione le tante esperienze positive dei contadini che hanno salvato e curato gli ulivi disseccati con le buone pratiche? Contadini che lavorano sul terreno e lottano da anni contro la propaganda della Xylella, facendosi anche catturare ai loro alberi per salvarli dall’eradicazione? Cosa ha scaturito questa reazione all’unisono contraria di stampa e politica, evocando milioni di piante infette, numeri di pura fantasia?». 

Per i due pentastellati, Grillo non avrebbe fatto altro che dire: “Il re è nudo”. «Ci sono molti interessi in gioco, tra l’altro anche le strategie di economia agraria che definiscono in che mondo vogliamo vivere». Di seguito, l’aspetto, sotto il profilo politico, più significativo. Vale a dire l’appello a sostegno della loro proposta di legge: «ll nostro è il governo di cambiamento. E per questo invitiamo i nostri colleghi nel Parlamento e nel Senato di discutere il problema del disseccamento degli ulivi in Puglia senza paraocchi. Noi, nel Movimento Cinque Stelle, non abbiamo ancora finito la discussione interna di questo problema. Noi vogliamo sapere la verità, tutta la verità. Per sbagliare il meno possibile». Con l’ammonimento, in calce, ai colleghi “ribelli”, per aver preso le distanze da un concetto semplice semplice espresso da Grillo: “la xylella è una bufala gigantesca”. 
Un confronto aspro che anticipa quanto da qui a breve potrebbe avvenire in Parlamento. «Forza Italia è fedele alla Puglia, il M5S è fedele a Grillo», commenta la deputata Elvira Savino: «Il Movimento Cinque stelle, compresi i parlamentari grillini pugliesi, non hanno preso le distanze dalle gravi affermazioni del loro garante Beppe Grillo secondo cui non c’è alcun legame scientifico fra la xylella e la malattia che sta uccidendo gli ulivi in Puglia. Noi siamo dalla parte della scienza, della tutela degli ulivi e dei nostri agricoltori mentre i grillini sono dalla parte delle fake news e della irresponsabilità». E quanto l’emergenza sia temuta anche oltre i confini della Puglia, lo testimonia anche lo sfogo di Francesco Mati, presidente sezione prodotto florovivaistico di Confagricoltura Toscana: «La Xylella non può e non deve essere trattata alla stregua delle scie chimiche o di chissà quale complotto. Non ci stiamo».
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