Vaccini, in Campidoglio M5S boccia la profilassi imposta nei nidi

Vaccini, in Campidoglio M5S boccia la profilassi imposta nei nidi
di Lorenzo De Cicco
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Venerdì 19 Maggio 2017, 08:11
«Li abbiamo voluti stanare», sogghignano dai banchi del Partito democratico. Effettivamente la mozione messa ai voti ieri mattina in Assemblea capitolina riesce quantomeno a rialzare un polverone di polemiche sul rapporto tra M5S e vaccini. Nell'Aula Giulio Cesare i consiglieri pentastellati si sono astenuti sul provvedimento, presentato dal Pd, che avrebbe impegnato la sindaca Virginia Raggi a introdurre «l'obbligo delle vaccinazioni per la partecipazione a nidi e scuole d'infanzia della città». E dato che per approvare una mozione, secondo il regolamento d'aula, serve la maggioranza dei votanti, il risultato è che il documento è stato respinto. Solo 8 favorevoli (Pd e centrodestra) e 21 astenuti, tutti tra le fila dei Cinquestelle.

IL GIALLO DELLA RETROMARCIA
Pensare che il capogruppo grillino, quando la mozione era stata presentata, un paio di settimane fa, l'aveva addirittura sottoscritta insieme a tutti gli altri gruppi. «Ma solo per permetterne la discussione in Consiglio comunale», viene spiegato poi dai pentastellati, quando la linea dell'astensione diventa ufficiale. Inevitabile che lo stop del M5S romano si trasformi in un assist ai democrat per riaprire il fronte polemico. E così la prima firmataria della mozione, la consigliera Pd Valeria Baglio, tira subito in ballo Beppe Grillo, che qualche settimana fa alle accuse di Renzi («Rimangiati le parole che hai detto contro i vaccini»), aveva replicato sostenendo che «non esiste nessuna campagna del Movimento 5 Stelle contro i vaccini, sono solo bufale». «In Assemblea capitolina i grillini hanno rivelato il loro vero volto», dice Baglio. Attacca anche il senatore dem Stefano Esposito: «Trionfa l'ideologia antivaccinista e si rivela la vera posizione dei cinquestelle». Anche per Forza Italia, con la deputata Annagrazia Calabria, «il M5S a Roma ha scelto la strada dell'irresponsabilità e dell'arroccamento ideologico».

La replica dei Cinquestelle è affidata al capogruppo Paolo Ferrara: «L'astensione non significa affatto che il Comune sia contro le vaccinazioni, semmai è vero il contrario, le vaccinazioni per noi sono fondamentali». L'astensione dei grillini, spiega il capogruppo, «è dovuta al fatto che il governo si appresta a varare un decreto sulla materia e volevamo conoscerne gli sviluppi». In via generale, dice Ferrara, la linea del M5S è che «la massima copertura vaccinale può essere conseguita attraverso il modello della raccomandazione».

IL PROVVEDIMENTO
La mozione respinta dal Consiglio comunale di Roma prevedeva, oltre ai vaccini obbligatori prima delle iscrizioni, anche un «monitoraggio permanente sulle vaccinazioni nelle scuole comunali», una campagna di divulgazione del nuovo piano nazionale delle vaccinazioni 2017-2019, con la richiesta alla sindaca di organizzare «una campagna di comunicazione per la vaccinazione dei bambini con il Ministero e l'Oms per promuovere la cultura vaccinale, con incontri e convegni».