Stava cucinando il pesce e ne ha preso un boccone per sentirne il sapore. Un semplice rituale ripetuto migliaia di volte. Ma, ieri mattina, le è stato fatale. La donna, infatti, si è soffocata. Ha chiesto aiuto alla figlia che ha cercato di soccorrerla ma poi, senza fiato, è caduta in terra e per lei non c'è stato nulla da fare. La tragedia domestica è accaduta Pavona, ai Castelli. Inutile l'intervento del personale di un'ambulanza del 118 che è accorso sul posto. I sanitari hanno provato per più di mezz'ora a rianimare la signora senza riuscirci.
A morire, soffocata da un boccone di pesce che stava cucinando, è stata una donna di 77 anni. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Albano. I militari hanno fatto un sopralluogo per accertare in modo compiuto le circostanze della morte della signora: un decesso, appunto, da soffocamento causato dall'assaggio.
LA RICOSTRUZIONE
La donna, questa una primissima ricostruzione, sabato mattina era uscita per fare la spesa.
La figlia si è accorta che la madre non riusciva a respirare. Ha dato dei colpi dietro la schiena alla donna nella speranza di liberarla. Ha cercato in tutti i modi di salvare la madre che è riuscita a fare pochi passi dalla cucina al piccolo saloncino. Sempre più in riserva d'aria e con il volto livido dalla mancanza d'ossigeno. Nel giro di qualche attimo per la donna di 77 anni non c'è stato nulla da fare.
Quando sono arrivati i sanitari dell'ambulanza, la signora ancora aveva qualche battito cardiaco sebbene molto flebile. Il medico di bordo con gli infermieri si sono messi a rianimarla. Sono passati minuti che sono sembrati interminabili ma l'opera di rianimazione non è riuscita. La donna è morta e per il medico non è rimasto nulla da fare che certificare il decesso. Sul posto sono accorsi i carabinieri. Sono stati loro, con tatto e sensibilità, ad ascoltare il racconto della figlia che è scoppiata a piangere. I militari hanno effettuato un sopralluogo che non ha indicato altra causa se non quella della morte causata da un banale assaggio.