Applausi di solidarietà per gli studenti ucraini e per quelli provenienti dalle Marche: così sono stati accolti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi nel complesso Curie-Vittorini a Grugliasco (Torino) per la cerimonia di inizio anno «Tutti a scuola». All'evento partecipano 800 alunni delle scuole di tutta Italia con coreografie, letture e esposizioni di progetti legati al sociale e alla cultura.
Sostegno ai disabili
«Il nostro sistema scolastico ha sviluppato negli anni delle efficaci politiche di sostegno. Ma sulle soluzioni che riguardano la disabilità non ci si può adagiare. Servono continue messe a punto e aggiornamenti; e soprattutto concreti e coerenti comportamenti quotidiani», ha detto Mattarella.
Ucraina
«Voglio esprimere innanzi tutto solidarietà.
Solidarietà
«Si torna a scuola -finalmente sempre in presenza - ed è motivo di sollievo e di entusiasmo. Serve una intensa e larga presa di coscienza collettiva. Dobbiamo dare vita, nella pratica quotidiana, a un grande patto nazionale sulla scuola che coinvolga le istituzioni, le famiglie, i docenti, i cittadini».
Uguaglianza
«Assicurare piena dignità, prestigio e rispetto alla scuola - e, segnatamente, agli insegnanti - è necessario perché possa dispiegare fino in fondo la sua azione formativa. La scuola è un'opportunità. Nel nostro Paese la mobilità sociale sta pericolosamente rallentando. La possibilità di trovare un'occupazione adeguata è sempre più dipendente dalla condizione economica o dal grado di cultura della famiglia di origine. La nostra Costituzione impone di rimuovere gli ostacoli per garantire a tutti una effettiva uguaglianza. La scuola è per tutti e di tutti».
Il valore della scuola
«In questi due anni segnati dalla pandemia, con le drammatiche sofferenze che ha provocato e le limitazioni che ha imposto alla nostra vita, abbiamo maggiormente compreso il valore, anche sotto il profilo umano, della scuola». «I nostri ragazzi, alle prese con le chiusure e con la pur necessaria e utile didattica a distanza, sono apparsi sovente disorientati, spaesati, talvolta persino sradicati., E hanno compreso che senza la scuola si sta male, si è dolorosamente più soli. Perché la scuola assicura, a tutti, uno straordinario arricchimento». «Una buona scuola farà crescere, nella maggioranza dei casi, dei buoni cittadini. Con vantaggi incommensurabili per l'intera società. Investire nella scuola significa quindi costruire un domani più solido, per tutti. Quando parlo di investimenti - ha rimarcato Mattarella - non mi riferisco soltanto alle risorse finanziarie, che pure sono assolutamente necessarie. Servono idee, proposte, riflessioni, innovazioni».