Kids, con il delicatissimo Fa’afafine il teatro parla di gender

Kids, con il delicatissimo Fa’afafine il teatro parla di gender
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Venerdì 30 Dicembre 2016, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 11:29

Prosegue a Lecce “Kids, festival internazionale del teatro e delle arti per le nuove generazioni - Il mondo salvato dai ragazzini”, il progetto di Factory compagnia transadriatica, Principio Attivo teatro, Comune di Lecce e Teatro pubblico Pugliese in collaborazione con Ammirato Culture House, Cantieri Teatrali Koreja, Fermenti Lattici, Manifatture Knos e Musagetes.
Stamattina alle 10 e alle 11.45 al Museo Ferroviario “In viaggio con le storie”:  sul Binario 1 Daria Paoletta “In viaggio con Tzigo”; sul Binario 2 Giuseppe Ciciriello “In viaggio con Zhoran”; sul Binario 3 Enrico Messina “In viaggio con Orlando”. Alle 16.30 e alle 18.30 alle Manifatture Knos “Cà Luogo d’arte” (Parma) con “La piccola fiammiferaia” di Andersen, testo di Marina Allegri e regia di Maurizio Bercini. Alle 19 all’Ammirato culture House, Luigi D’Elia e Francesco Niccolini (Inti, Brindisi) in “La grande foresta” interpretato e costruito da Luigi D’Elia, scritto e diretto da Francesco Niccolini. Alle 20.30 al Teatro Paisiello, “Css Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia e Teatro Biondo Palermo in “Fa’afafine, mi chiamo Alex e sono un dinosauro”, testo e regia di Giuliano Scarpinato.


Esiste una parola nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto. Alex - interpretato da Michele Degirolamo - non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”; è un “gender creative child”, o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina. Dopo lo spettacolo spazio al dibattito - moderato da Stefania De Donatis - con Gianfranca Saracino (presidente di Agedo Lecce) e l’Associazione Lea - Liberamente e Apertamente che con Fermenti Lattici ha curato la mostra We Are Family allestita nelle sale del Teatro. Diciotto tavole tratte dalle illustrazioni degli albi pubblicati dalla casa editrice Lo Stampatello che raccontano un mondo, il nostro mondo, fatto di famiglie di tutti i tipi - con due mamme, con due papà, con una mamma e un papà, con solo una mamma o con solo un papà - e che ci dicono, soprattutto, che l’amore è alla base di ogni famiglia.
 

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