Mino De Santis live al Teatro Romano

Mino De Santis live al Teatro Romano
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Martedì 26 Luglio 2016, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 21:14
“Con gli occhi del poeta”, stasera nel Teatro Romano di Lecce risuoneranno la musica e la voce di Mino De Santis. “Con gli occhi del poeta” è il concerto del cantautore originario di Tuglie che torna a offrire la sua poesia in un live-spettacolo che già da giorni ha registrato nella prevendita dei biglietti il “tutto esaurito”, ma per il quale è già stata prevista la registrazione che consentirà di mettere in rete prossimamente l’intero concerto.

Per i fortunati in possesso del biglietto, invece, l’appuntamento è alle 21, stasera. Il concerto fa parte del programma di “Lecc’è Festival 2016”, la rassegna estiva promossa dal Comune di Lecce, ed è organizzato dall’associazione Civilia. In “Con gli occhi del poeta”, Mino De Santis proporrà tutti i brani del suo ultimo lavoro discografico, “Petipitugna”. In più eseguirà alcune canzoni tratte dai precedenti cd e quasi certamente anche qualche nuovo inedito. Sul palco, in questo percorso musicale, lo affiancheranno due dei suoi musicisti più affiatati, ovvero Pantaleo Colazzo alla fisarmonica e Marcello Zappatore alle chitarre. Ma non sarà una serata solo di musica, poiché lo spettacolo è stato costruito in maniera tale da accompagnare i brani con la proiezione di immagini e video collegati ai testi delle canzoni.A partire da “Cartavelina”, la canzone più delle altre racchiude in sè il doppio volto di Petipitugna, quello tradizionale della musica e dei testi tipici di Mino De Santis e quello “nuovo” della ricerca musicale, degli arrangiamenti e dell’uso di strumenti innovativi.

«Ci sono canzoni che raccontano e sono quasi dei quadretti, insieme a canzoni intimistiche, che vanno un po’ più in fondo all’animo umano. Ci sono testi che narrano storie e testi che illustrano, parlando quasi solo per immagini», spiegò De Santis in occasione dell’uscita di “Petipitugna”, album prodotto da Andrea Baccassino, un altro artista salentino famoso per la sua ironia e per le divertenti riscritture in dialetto di grandi successi.
«Petipitugna è una filastrocca, un gioco che facevamo da bambini. Una sorta di conta che si faceva con i piedi dei partecipanti con pegno finale da pagare. Un titolo che mi riporta indietro nel tempo. Mi è piaciuto utilizzare questa filastrocca in una canzone che fa parte del nuovo album», continuò, per poi aggiungere: «Ci sono certe cose che si possono esprimere meglio in dialetto, perché già in una singola parola c’è tutto un discorso che viene dietro. Il fatto che mi precluda un orizzonte un po’ più vasto è anche vero, ma non si può parlare di certi argomenti in italiano come non si può parlare di certi altri in dialetto».
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