"Notte della Taranta", il Salento in musica tra pizziche e ballate

"Notte della Taranta", il Salento in musica tra pizziche e ballate
di Azzurra DE RAZZA
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Martedì 18 Dicembre 2018, 09:14

Ci si ritrova nei campi assolati e duri come prigioni di donne in “Fimmene fimmene”, brano monumento cantato da Enza Pagliara. In “Cent’anni sale” Giancarlo Paglialunga traduce la sofferenza “pizzicata” di un uomo che vorrebbe mangiare sale per sempre, perché definito sciapito dalla donna amata. Poi Antonio Amato e la sua forza vocale ne “La cardilleddha”, che una volta cresciuta vola via, Ninfa Giannuzzi e la bellezza di “Ela, ela-mu condà evo ime manechò”, canto grico diffuso in tutta l’area grecanica del Mezzogiorno.
Sono alcune delle storie che abbiamo ritrovato, o che, comunque, non abbiamo perso, grazie alla musica, sul grande palco della Taranta. Proprio come quelle di un brano diventato ormai un vero e proprio inno del Salento, “Aria Caddhipulina”, interpretato da Antonio Castrignanò. Ancora, le pizziche, quella di Copertino nell’interpretazione ampia di Alessandra Caiulo, la profondità di Alessia Tondo in “Dici ca nu me voi ca su’ piccinna”, i conosciutissimi stornelli di “fior di tutti i fiori” affidati a Stefania Morciano. 
C’è chi c’è sempre stato. Sull’album della Taranta scorrono suoni ma anche immagini ed hanno le facce dei musicisti di questa terra che sul palco di Melpignano hanno guardato dall’alto la platea immensa di chi veniva ad ascoltare. Il suono della Taranta è degli operai della musica che hanno costruito architetture anno dopo anno, accogliendo di volta in volta differenti guide, sempre opportune, sempre arricchenti. La “Notte” adesso è un tondo cd con dentro un’orchestra. Niente grandi nomi a cui abbinarsi, solo il brand tra i più forti di Puglia e i musicisti che lo portano per il mondo.
Esce il prossimo giovedì, dopodomani, il primo disco dell’Orchestra La Notte della Taranta. Raccoglie alcuni dei più grandi successi andati in scena nei concertoni degli ultimi anni: si tratta in particolare di venti capolavori della tradizione musicale salentina che hanno fatto il giro delle feste popolari d’Italia e di importanti appuntamenti nel mondo. Dal 20 dicembre il cd sarà in distribuzione con Nuovo Quotidiano di Puglia, in vendita esclusiva in abbinamento con il giornale, al prezzo di dieci euro.
Il disco è interamente realizzato nel Salento e prodotto dalla Fondazione La Notte della Taranta, con il mastering di Stefano Manca e del suo Sudestudio di Guagnano e la stampa della tipografia Colazzo di Corigliano d’Otranto. È stato registrato un anno fa, con la supervisione e produzione esecutiva di Daniele Durante, dal marzo 2016 direttore artistico del Concertone e alla guida dell’ensemble. 
Roberto Gemma alla fisarmonica, Antonio Marra alla batteria, Alessandro Monteduro alle percussioni, Gianluca Longo alla mandola e mandolino, Attilio Turrisi alla chitarra battente, Nico Berardi ai fiati, Roberto Chiga al tamburello, Valerio Bruno al basso, Giuseppe Astore al violino, Stefano Rielli al contrabbasso. Sono loro i protagonisti, tutti grandi interpreti della scena popolare contemporanea, traduttori di emozioni d’oggi, di questi brani preziosi sopravvissuti al passato. Strumentisti e voci, tutti “frontman” della Taranta, di cui conosciamo bene le espressioni, perché sono volti di questa terra, cantori della nostra attuale tradizione, in giro per l’Italia e ben oltre.
Domenica 23 dicembre alle 20 saranno direttamente loro a salire sul palco del Teatro Politeama Greco di Lecce, insieme con il direttore Daniele Durante, per un concerto di presentazione, ad ingresso gratuito (apertura botteghino 17.30, fino ad esaurimento posti). 
Andrà in scena il primo cd dell’Orchestra Popolare La Notte della Taranta, una sequenza di canzoni e ballate, spesso di autori sconosciuti, che finisce con il rappresentare la storia del Salento e della cultura popolare, suoni e parole in grado di riscoprire le radici e reinterpretarne le tensioni e le utopie.
 

 

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