Sanremo, al Festival omaggio a Tenco, poi i primi 11 big in gara e Crozza

Sanremo, al Festival omaggio a Tenco, poi i primi 11 big in gara e Crozza
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Martedì 7 Febbraio 2017, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 01:00

Via a Sanremo, prima serata della 67esima edizione del Festival della canzone. Sul palco con Carlo Conti c'è Maria De Filippi. 

Al termine della prima serata Clementino, Ron e Giusy Ferreri sono i tre Campioni già a rischio eliminazione. La graduatoria - di cui sono state rese note soltanto le ultime tre posizioni - è stata stilata in base al televoto del pubblico (50%) e alle preferenze della sala stampa (50%). Passano Elodie, Alessio Bernabei, Samuel, Ermal Meta, Lodovica Comello, Al Bano, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia.

In apertura di serata una carrellata sulle hit che non hanno vinto a Sanremo ma che sono diventate dei successi. Poi un toccante ricordo di Luigi Tenco, a 50 anni dalla morte. Il teatro Ariston è immerso nel buio. Al centro del palco, l'occhio di bue illumina Tiziano Ferro, che rende omaggio al cantautore con un'emozionante interpretazione di Mi sono innamorato di te, su immagini in bianco e nero. Visibilmente commosso, Ferro scende dalle scale e attraversa
la platea, accolto dagli applausi. 

 

 


La prima delle canzoni ricordate in avvio è stata invece L'edera di Nilla Pizzi (1951), tra immagini in bianco e nero e sgranate, recuperate dagli archivi della Rai. Poi Celentano, Mina ma anche Tony Renis, Bobby Solo, Caterina Caselli, Little Tony. E ancora Battisti Ricchi e Poveri, Lucio Dalla, Rino Gaetano, Loretta Goggi. Quindi Vasco Rossi e Mia Martini. Sessantasei anni scorrono veloci tra Matia Bazar, Toto Cutugno, Fiordaliso, Eros Ramazzotti, Zucchero, Giorgia e alcuni big in gara anche quest'anno: Mannoia, Masini, D'Alessio. Omaggio finale a Tenco, con Ciao amore ciao "non classificato" nel 1967.

Padrone di casa all'Ariston ormai da tre anni, Conti inizia scendendo impeccabile le temutissime scale. Poi arriva Maria de Filippi: «Nel corso di questi giorni è diventata una sorella», dice alla conduttrice, che controlla l'emozione e arriva in abito lungo nero, con le gambe in trasparenza. «Maria, non hai fatto le scale», sorride Conti. «Forse le farò l'ultima sera, ma penso che il festival di Sanremo rimarrà anche senza le mie scale», risponde lei, regalando una rosa bianca a Carlo. Poi ringrazia la Rai, «il mio editore» Mediaset e poi gioca la carta dell'ironia: «Abbiamo avuto una settimana di maltempo, ma è andata bene, sennò rischiavamo di abbronzarci, ma soprattutto rischiavi che Trump ti potesse togliere il permesso di soggiorno».

Poi via con i big in gara. Al Bano, Alessio Bernabei, Clementino, Elodie, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia, Giusy Ferreri, Lodovica Comello, Ron, Samuel: sono i primi 11 artisti, in ordine alfabetico, sul palco dell'Ariston per la prima serata.

Seduta sui gradini, «questo è il mio posto naturale», pur con il timore di sembrare nuda («Non vorrei rovinare una carriera»), Maria De Filippi dà poi lezioni di seduzione a Carlo Conti con la complicità di Raoul Bova, primo ospite di questo festival. Tra 'six pack', la tartaruga addominale, e lo sguardo intenso, la conduttrice scherza con Conti e poi chiede a Bova di fare uno sguardo «intenso, un po' miope e addormentato». È evidente che la conduttrice ha scelto la cifra dell'ironia per fare da contraltare alla ritualità istituzionale del festival. Tocca poi a Bova presentare Elodie, prima tra gli ex concorrenti di Amici, forse togliendo anche dal possibile imbarazzo la De Filippi. 

Standing ovation poi all'Ariston per gli «eroi del quotidiano», rappresentanti di Guardia di finanza, Croce Rossa, soccorso alpino, esercito, protezione civile, vigili del fuoco anche con unità cinofile. Tra loro gli angeli di Rigopiano, i soccorritori dell'emergenza neve e del terremoto nel centro Italia.

La tragedia di Rigopiano, l'emergenza neve, le emergenze di questi mesi irrompono dunque al festival di Sanremo. C'è anche Corto, un magnifico esemplare di labrador che accompagna i volontari del soccorso alpino. «Di eroi ce ne sono tanti - dice Maria De Filippi introducendoli - basta saperli vedere, guardare. Gli eroi sono quelli che non mollano, non si piangono addosso, fanno il loro dovere, vanno a casa senza popolarità né soldi. La cosa importante è non dimenticarli».

«Non vi chiederei mai di fare una telefonata, se io per primo non avessi fatto qualcosa per loro». Conti, lanciando il numero solidale 45500, invita poi il pubblico a sostenere la raccolta fondi Ricominciamo dalle Scuole, per le zone colpite dal terremoto, ricordando di aver contribuito anche lui. Un impegno che aveva già reso noto nei giorni scorsi, dopo le polemiche sul suo cachet.

Poi sul palco arriva anche Maurizio Crozza e prende in giro il sindaco di Roma Virginia Raggi e il leader della Lega Nord Matteo Salvini. 

«Era giusto cantare Luigi Tenco. Bisogna avere la faccia tosta e dopo 15 anni di carriera era giusto farlo. E l'unico modo possibile era farlo con amore. È stato un regalo a me stesso e, spero, a chi ama Tenco, perché non si può dimenticare». Tiziano Ferro, rientrato sul palco dell'Ariston, dopo l'emozionante interpretazione in apertura di Mi sono innamorato di te del cantautore morto suicida 50 anni fa a Sanremo, ringrazia Carlo Conti per aver avuto la possibilità di cantare Tenco: «se non fosse stato per te, non avrei avuto la possibilità di farlo».

Un ricordo anche per Claudio Villa. «Il 7 febbraio 1987, proprio durante il festival - conduceva Pippo Baudo - è morto Claudio Villa. È giusto ricordare questa grande voce della musica italiana». Carlo Conti ha ricordato sul palco dell'Ariston il reuccio a 30 anni dalla scomparsa.

Con i nomi d'arte Nicola e Valeria, hanno poi fatto il loro ingresso sul palco di Sanremo Antonio Albanese e Paola Cortellesi con uno sketch musicale preparato ad hoc. Ha chiuso l'intervento un'interpretazione di un grande classico, Ancora, in cui Paola Cortellesi ha potuto esibire le sue grandi qualità canore.

Sexy in rosso, con un abito in due pezzi, gonna sontuosa e spacco profondo, la giornalista di Sky Sport Diletta Leotta racconta poi all'Ariston i cyber attacchi subiti e invita a «denunciare le violazioni della privacy» e a «non aver paura». Poi intona la sua canzone preferita di Sanremo, Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri. Chiamato in causa come «il conduttore che dribbla come Messi, ha il carisma e la forza di Ibrahimovic, segna come Cristiano Ronaldo», Carlo Conti commenta con rammarico il risultato di Roma-Fiorentina, finita 4-0: «Sono preoccupato perché domani arriva Totti».

Infine tutto l'Ariston in piedi balla con Ricky Martin. Primo ospite internazionale di Sanremo, veterano del festival visto che è alla settima partecipazione (il debutto nel 1985), la star portoricana si scatena in un medley di suoi successi come Livin' la vida loca, Shake your bon bon, Vente pa ca, La morbidita, La bomba. E non potevano mancare Maria e Cup of life.

 

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