“Aldo Moro, il Professore”. Sergio Castellitto nei panni dello statista di Maglie ucciso dalle Brigate Rosse

“Aldo Moro, il Professore”. Sergio Castellitto nei panni dello statista di Maglie ucciso dalle Brigate Rosse
di Paola TROTTA
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Lunedì 7 Maggio 2018, 12:18
Sergio Castellitto fa rivivere Aldo Moro su Rai1 domani alle 20.25 nella docufiction “Moro - il Professore” per la regia di Francesco Miccichè. Nel 40° anniversario del suo assassinio, avvenuto il 9 maggio del ‘78 per mano delle Brigate Rosse, Rai1 racconta non solo il Moro statista ma soprattutto quello di accademico ordinario all’Università La Sapienza di Roma, e il suo rapporto privilegiato con i suoi studenti della facoltà di Scienze Politiche. Il docufilm traccia proprio gli ultimi anni de Il Professore che, partito dalla sua Maglie, è arrivato ai piani alti della politica diventando per ben cinque volte Presidente del Consiglio dei Ministri.

Proprio durante la presentazione del nuovo governo guidato da Giulio Andreotti, nel 1978, l’auto su cui viaggiava fu intercettata dalle Brigrate Rosse che uccisero la sua scortalo e lo presero prigioniero. I 55 giorni del rapimento Moro sono raccontati attraverso gli occhi di quattro suoi studenti interpreti Valentina Romani, Andrea Arcangeli, Sara Cardinaletti, Filippo Tirabassi. Era talmente forte il rapporto che Moro aveva creato con i suoi studenti che indirizzò a loro una sua lettera dalla prigionia, porgendo loro il suo saluto affettuoso e il rammarico di non poter andare oltre nel corso. La storia è ispirata all'omonimo libro di Giorgio Balzoni, ex allievo di Moro e poi cronista politico Rai.

«La lezione che mi ha lasciato Moro è la mitezza, una lezione molto autorevole – dice Sergio Castellitto - è la capacità di ascoltare gli altri, facendo in modo che il tuo pensiero nasca da ciò che tu hai ascoltato. Oggi i politici aspettano che l'altro finisca di parlare solo per poter iniziare il loro discorso pre-cotto».
E sottolinea come la sua morte sia un doppio crimine: «La morte di Moro non solo è stata una tragedia umana, ma ci ha lasciati orfani di una possibilità di analisi, politica, culturale, universitaria di almeno 20 anni. La storia d'Italia sarebbe stata diversa se Aldo Moro fosse ancora in vita».
Castellitto definisce questo un film «prezioso che rivela aspetti che neppure io conoscevo e soprattutto è culturalmente importante per i giovani che non conoscono la storia di Moro». 
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