Come uscirà il Lecce dall’ultimo pit stop del campionato di Serie B? L’augurio è che sia scattante. A sette giornate dalla conclusione non può essere se non in questo modo. E il compito non si presenta semplice. Alla vigilia della sosta la squadra giallorossa è scivolata al quarto posto, ma la prima posizione è ben visibile, alla portata. La classifica è corta e ogni squadra sentirà il fiato sul collo di chi insegue. Il Lecce ha tre squadre davanti, bisognerà stare attenti e approfittare di eventuali passi falsi delle dirette concorrenti. Lasciare punti per strada e perdere ulteriori posizioni vorrebbe significare dire addio alla promozione diretta. In questi giorni la squadra sta lavorando per affrontare al meglio l’ultimissima parte del torneo cadetto. La compagine leccese è arrivata alla sosta dopo le fatiche di un mese a ritmi forsennati. E con un organico non al completo a causa di continue defezioni, alcune delle quali si sono protratte nel tempo allungando i termini di recupero. Baroni conta di avere la squadra al completo per poter attuare le proprie strategie come meglio crede come poche volte è successo ultimamente. Ma, come detto, vorrà giocarsi la promozione con tutta la rosa a disposizione.
La difesa
Avesse avuto, nell’ultimo mese, tutte le pedine disponibili, il Lecce probabilmente avrebbe una classifica differente. Allora conta di avere adesso la possibilità di poter scegliere fra ventiquattro calciatori, tutti abili e arruolabili. A partire da Gabriel. Il portiere brasiliano si è fatto male a Perugia. Un recupero importante per l’allenatore giallorosso, il quale non ha mai messo in discussione la leadership dell’estremo difensore arrivato nel 2019 e al terzo campionato in maglia giallorossa. Con la formazione salentina vuole riuscire a raggiungere l’obiettivo centrato con Carpi ed Empoli. Ha saltato le partite contro Brescia, Cosenza e Parma. E quasi certamente sarà tra i pali per la partita contro il Frosinone al Via del Mare. Nel blocco difensivo Baroni vorrà assicurarsi per queste ultime sette partite la presenza di Dermaku. Nelle ultime undici sfide il difensore giallorosso ha giocato solo la partita contro il Brescia fino a pochi minuti dal novantesimo. Non ha preso parte alla sfida contro la sua ex squadra, il Parma, per un fastidio al polpaccio sinistro. Un calciatore che aveva trovato continuità dalla metà del girone di andata fino alla vigilia della trasferta di Como quando non fu convocato e nelle ore successive si sottopose ad intervento di appendicite. Insomma, se Dermaku sta bene, dovrebbe essere lui il prescelto di Baroni. Lucioni e Dermaku al centro. Calabresi e Barreca sulle corsie esterne.
Centrocampo e attacco
Per il centrocampo un altro calciatore che è mancato a Baroni è stato Faragò. L’ex Cagliari si è visto poco a causa di un infortunio. Aveva esordito in giallorosso contro il Pordenone, poi poco più di dieci minuti con la Cremonese. Contro Lanerossi Vicenza e Como più di un tempo in campo, quindi schierato dal primo minuto. L’ultima sua presenza è stata contro il Benevento. Baroni lo inserì ad inizio ripresa, ma dovette uscire dopo cinque minuti per una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Un calciatore che Baroni conosce bene per averlo allenato al Novara dove si è esaltato da esterno, ma in giallorosso il suo ruolo è quello di interno. Con Hjulmand e Gargiulo dovrebbe completare la linea di centrocampo. Anche in attacco si attende di rivedere il miglior Di Mariano, quello ammirato ad inizio stagione. Dopo aver saltato sei partite di fila si è rivisto a Parma, nel secondo tempo. Per Baroni rappresenta l’elemento equilibratore. E con Coda e Strefezza è pronto a far saltare le linee avversarie. Baroni pensa a questo Lecce, quello che dovrà tirare la volata.
