Centrosinistra al bivio, Azzaro e Lucarella
«Dobbiamo restare uniti»

Centrosinistra al bivio, Azzaro e Lucarella «Dobbiamo restare uniti»
di Paola CASELLA
4 Minuti di Lettura
Sabato 18 Marzo 2017, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 13:43
Appare ogni giorno più evidente la possibilità che il centrosinistra si presenti frammentato alle prossime elezioni amministrative. Al momento sono almeno tre i potenziali candidati di quest’area di riferimento, vale a dire Melucci (oggi primo incontro con la stampa, alle 11.30 al Caffé Bernardi) per il Pd, Brandimarte per Sds e Bitetti che scenderebbe in campo con una o più civiche ma con l’etichetta Pd cucita addosso dal suo ruolo di presidente del consiglio comunale e consigliere provinciale. Per questo motivo è proprio dal Pd che parte l’appello a scongiurare queste spaccature. Ieri sulla questione sono intervenuti Gianni Azzaro, che dopo l’indicazione Pd su Melucci ha fatto un passo indietro, e il segretario cittadino Tommy Lucarella.
Azzaro, nella sua lettera aperta, sente «la speranza che qualcosa possa cambiare. Si tratta della consapevolezza che - nonostante sulla città di Taranto in questo momento incombano grandi interessi economici - ci siano i margini per aggregare le forze sane del territorio. Si tratta della fiducia nella possibilità che si riesca a superare quel frazionamento che da sempre ci rende nemici anche di chi ci è più vicino, che ci porta a dissipare tutte le nostre energie in uno scontro fratricida, salvo poi essere esausti e deboli quando si tratta di affrontare le sfide vere e delicate cui il nostro incerto presente ci mette di fronte. Oggi è il momento giusto per tornare a parlare di persone in carne ed ossa. Di corpi, desideri, pensieri ed emozioni. Perché in fondo di questo è fatta la sinistra: è una moltitudine di uomini e donne che si impegnano quotidianamente, che si ritrovano in associazioni che hanno come scopo quello di fornire aiuto agli altri, persone reali che amano la cultura in tutte le sue espressioni e che grazie a questo amore sono in grado di spostare l’asticella degli obiettivi sempre più in alto. La sinistra sono gli universitari e i giovani ricercatori che vogliono cambiare il mondo, sono gli intellettuali che sanno guardare lontano, sono gli attivisti sensibili alle tematiche ambientali, sono i tecnici e i professionisti dalle consolidate competenze che non si arrendono al pensiero che le cose siano immutabili. Il mio è un appello a loro. È un appello a voi. Considerate questa mia lettera aperta come una vera e propria chiamata alla partecipazione attiva. Ricreiamo una comunità unita e larga, basata su valori smarriti, ma che non per questo si sono estinti. Anzi vivono oggi più che mai. Se lo faremo, sapremo di averci provato. E di averlo fatto nel momento più importante. Solo per questo i nostri figli saranno orgogliosi di noi».
 
Il segretario cittadino Lucarella avverte invece «il dovere di costruire una coalizione forte ed ampia, che sappia traguardare e guardare al futuro con l’ottimismo della volontà. Questo il percorso da seguire nell’ambito delle forze che aderiscono al cantiere del centro sinistra, superando sterili protagonismi, stabilendo da subito un programma condiviso e partecipato in vista della campagna elettorale per le prossime elezioni Comunali. Noi riteniamo che sia giunto il momento che il Pd debba assumersi la responsabilità di essere guida nel prossimo governo cittadino, partendo dalla condivisione dei punti programmatici su cui basare il progetto, per costruire la coesione di tutte le forze come fattore primario. Inizialmente proprio per evitare i personalismi del caso, avevamo pensato che le primarie, basate comunque su progetto chiaro e patto di unità a prescindere da chi vinceva, in presenza di più alternative, sarebbero state lo strumento giusto per raggiungere la massima unità e riconoscibilità attorno alla figura del “vincente”, ma, ahimè, così non è stato e non è stato compreso e condiviso. Noi da parte nostra abbiamo messo in campo e a disposizione della coalizione la figura di Rinaldo Melucci, giovane imprenditore, conoscitore delle problematiche connesse al Porto, che in questi anni è stato tra i promotori della futura presenza nella nostra rada delle navi da crociera».
Lucarella sottolinea che «per affrontare le future sfide, come coalizione governante, dobbiamo superare la sindrome da Peter Pan, guardando oltre la siepe ed assumendoci tutte le responsabilità del caso per portare la città su altri lidi, su altre prospettive, misurandoci con le sfide in campo. Ci vuole un’idea di città che guarda al futuro, che tiene insieme lo sviluppo e l’assistenza, che sappia guardare ad una nuova idea di lavoro, che sappia venire incontro alle nuove marginalità della società. Noi abbiamo il dovere di ricostruire il tessuto sociale, di restituire la fiducia ai cittadini, che l’hanno persa, di creare le condizioni per realizzare una città a misura di bambini e quindi di tutti, di far sì che le emergenze siano gestite, mai più “superficializzate” o peggio negate».
© RIPRODUZIONE RISERVATA