Costruzioni abusive in un'area protetta, scattano sequestri, multe e denunce

Costruzioni abusive in un'area protetta, scattano sequestri, multe e denunce
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Mercoledì 13 Marzo 2019, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 09:13
Stavano costruendo abusivamente, ricorrendo a lavoro nero, in un'area protetta da vincoli paesaggistici. Scoperti dalla Forestale sono stati denunciati e i manufatti posti sotto sequestro. Durante un’attività straordinaria di controllo paesaggistico-ambientale nelle aree di particolare pregio naturalistico di Martina Franca, i militari della locale Stazione Carabinieri Forestale, hanno sorpreso in località “Delfino” quattro lavoratori “in nero” che stavano eseguendo lavori edili in due cantieri. Da ulteriori accertamenti è risultato che le opere in costruzione non erano dotate di autorizzazioni, quindi si trattava di opere abusive. Immediatamente è scattato il sequestro per i due cantieri edili e la denuncia a piede libero all’Autorità Giudiziaria dei proprietari degli immobili, nonché committenti delle opere abusive, che rischiano l'arresto fino a due anni e l'ammenda da 15.493,00 a 51.645,00 euro.
I cantieri erano finalizzati alla realizzazione di manufatti edilizi e piazzali in assenza di permesso di costruire, di autorizzazione paesaggistica e di valutazione d’incidenza ambientale, alterando in tal modo le bellezze naturali dei luoghi soggetti alla speciale protezione. Sempre nell’ambito dei  controlli, sono stati denunciati a piede libero anche due coniugi, per aver realizzato in area sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, una piscina di circa 70 mq, dotata di impianto di filtrazione, circondata da pavimentazione in cemento dell’ampiezza di circa 166 mq e un patio di circa 15 mq.

Per quanto concerne i lavoratori irregolari sorpresi sul cantiere, il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Taranto, al quale è stata trasmessa tutta la documentazione inerente l’accertamento, ha comminato una maxi sanzione per lavoro nero al proprietario dell’immobile, nonché committente e datore di lavoro, pari a € 14.400. Lo stesso è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazioni di carattere penale e rischia un’ammenda pari a 48.150 euro per aver violato una serie di obblighi.
Infine, poiché tali opere sono state realizzate in un contesto territoriale definito quale area di notevole interesse pubblico, gli immobili abusivi non potranno essere nemmeno sanati e dovranno quindi essere demoliti a termini di legge.
 
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