I banditi armati irrompono nella villa: terrore per due fratelli sequestrati e rapinati

I banditi armati irrompono nella villa: terrore per due fratelli sequestrati e rapinati
di Mario DILIBERTO
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Lunedì 18 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 10:12
In fuga con un bottino da decine di migliaia di euro in contanti e gioielli. Dopo aver assaltato una villa, sequestrando i proprietari. 
Colpo da professionisti sabato sera all’estrema periferia di Grottaglie, lungo la strada che conduce a Villa Castelli. 
In azione un commando di quattro uomini. In tre armati fino ai denti, con pistole e fucili, e tutti con il volto coperto da cappucci. I rapinatori sono entrati in azione poco dopo le 20,30 e non hanno lasciato nulla al caso. Mettendo a segno, in meno di 20 minuti, un raid chiaramente studiato a tavolino e nei minimi particolari. L’obiettivo la casa di un imprenditore, che al momento dell’incursione non era in casa. C’erano, però, i suoi figli, due professionisti di 45 e 46 anni, uno dei quali disabile. I malviventi hanno scavalcato il muro di cinta della villetta ed hanno forzato una finestra. Una volta all’interno sono passati all’azione. Hanno puntato le armi contro le vittime, ma non si sono mostrati violenti e aggressivi. 
«Non vogliamo farvi del male. Ci interessano solo i soldi» - ha sibilato l’unico uomo senza armi addosso, probabilmente il leader del gruppo di professionisti. I due fratelli sono stati accompagnati in un bagnetto di servizio e sono stati chiusi all’interno. 
A quel punto è partito l’assalto alla cassaforte, che i malviventi hanno individuato con grande rapidità. La cassetta di sicurezza è stata violata grazie ad un flex. Lo sportello è stato scassinato in un pugno di secondi. E i ladri hanno allungato le mani sui contanti e sui gioielli custoditi all’interno. Proprio i preziosi rappresentano la parte più importante del bottino. In contanti, infatti, c’erano mille euro. Decisamente più alto il valore dei monili che i rapinatori hanno rastrellato. Difficile fare un quantificazione precisa, ma si parla almeno di diverse decine di migliaia di euro. 
Dopo aver saccheggiato la cassaforte e aver arraffato altri piccoli oggetti in casa, i quattro sono fuggiti, uscendo dalla stessa finestra dalla quale erano entrati. 
Ma prima di lasciare la villa hanno fatto a pezzi il sistema di videosorveglianza di cui era dotato l’abitazione. 
 
Le telecamere sono state distrutte e l’hard disk è stato prelevato e portato via, a scanso di equivoci. L’allarme è scattato poco dopo, quando le vittime sono riuscite a liberarsi, una volta avuta la certezza che la banda era andata via. Sul posto sono piombate subito le macchine del commissariato di Grottaglie, e poco dopo sulla scena della rapina sono arrivati anche gli investigatori della Scientifica e della Squadra Mobile di Taranto. 
È stata acquisita subito la deposizione dei due malcapitati fratelli, entrambi visibilmente scossi ma fortunatamente in buone condizioni. Mentre gli esperti delle rilevazioni scientifiche hanno perlustrato la casa alla caccia di tracce. I primi risultati sono serviti a confermare che ad agire è stata una gang di professionisti. Hanno parlato poco, per nascondere eventuali inflessioni dialettali, ed hanno agito indossando dei guanti per non lasciare impronte. I poliziotti hanno subito acquisito le immagini di alcune telecamere situate in strada nella speranza che abbiano catturato almeno le fasi di arrivo o la fuga dei malviventi, che si sono mossi certamente in auto. Sui rapinatori solo ipotesi. Si ritiene che almeno uno sia straniero, ed un altro certamente italiano. 
Troppo poco al momento, ma le indagini sono partite a tamburo battente. La pista privilegiata punta verso la vicina provincia di Brindisi 
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