Guardava al futuro con il sorriso dei personaggi dei cartoni animati

Guardava al futuro con il sorriso dei personaggi dei cartoni animati
di Nazareno DINOI
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Lunedì 9 Ottobre 2017, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 12:38
Esuberante, estroverso, altruista, sostenitore e donatore dell’Avis. Appassionato di foto e di teatro e straordinario organizzatore di eventi. E giovane. Troppo giovane per morire. Simon Angelone, il ragazzo di venticinque anni che ha perso la vita ieri nello scontro con il pullman in cui è rimasta ferita la ragazza che era con lui in macchina, lascerà il segno a Grottaglie dove viveva ed è cresciuto.
Lo lascerà anche a Francavilla Fontana dove ha studiato, a Lecce dove coltivava molte amicizie ed anche oltreoceano dove vivono i parenti di sua madre di origini americane, sposata con un pilota della Marina di stanza a Grottaglie, papà di Simon.
Una famiglia distrutta in una frazione di secondo, tanto quanto è durato lo schianto che lo ha ucciso a poche centinaia di metri da casa, in contrada Battaglia, sulla strada che collega Grottaglie con Villa Castelli. Guidava lui la piccola utilitaria che per cause non ancora chiare è andata a sbattere con la parte anteriore contro la fiancata del pullman utilizzato per il trasporto di lavoratori agricoli, con a bordo solo una passeggera rimasta lievemente ferita, e l’autista. L’impatto non ha lasciato scampo al giovane. Se ne sono accorti i primi che hanno cercato di soccorrerlo, il personale di un’ambulanza arrivata da Villa Castelli che ha fatto quel che poteva. La morte sul colpo è stata poi confermata dal medico della seconda ambulanza del 118 partita dall’ospedale di Grottaglie a cui è toccato certificare il decesso.
 
L’intera comunità di Grottaglie è sotto choc. La famiglia Angelone è molto conosciuta in città per il lavoro del padre, pilota degli Harrier e, tra i più giovani, per le passioni che coltivava il povero Simon: il suo impegno per l’Avis e soprattutto per la stravagante coltura del cosplay, la moda legata ai più popolari personaggi dei cartoon orientali come i manga e gli anime o i guerrieri dei videogiochi di azione e combattimento. Una vera a propria arte che consiste nel travestirsi come i personaggi del cuore e interpretare in pubblico vere e proprie sceneggiature estrapolate dai cortometraggi, fumetti o videogiochi diffusi nel paese asiatico. Simon è stato il primo, nel 2014, ad organizzare a Grottaglie un contest simile. Un riuscitissimo evento pubblico che è stato ripetuto per la terza volta nella città delle ceramiche lo scorso 15 settembre. La sua scomparsa lascerà un vuoto enorme nel mondo del cosplay dove Simon era diventato una notorietà riconosciuta e apprezzata anche fuori i confini della sua Grottaglie. A piangerlo saranno in molti. Simon lascia i genitori che hanno appreso la terribile notizia dalla Danimarca lasciata di corsa, ieri, con il fuoco nell’anima, tre fratelli e i parenti italiani e quelli della madre americana che vivono a Sacramento, in California.
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