“Innamorato pazzo”, in cella per stalking

“Innamorato pazzo”, in cella per stalking
di Nazareno DINOI
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Giovedì 17 Agosto 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:09
Un trentatreenne di Martina Franca è stato arrestato dai carabinieri della locale stazione per atti persecutori nei confronti di una donna di nazionalità bielorussa che da anni risiede nella città della Valle d’Itria. 
Secondo i militari che lo hanno fermato in flagranza di reato, l’uomo non sopportava il rifiuto della donna di cui si era invaghito. La sua insistenza, però, era diventata un’ossessione per la vittima che per liberarsi di lui si era rifugiata nella “Stanza tutta per sé”, apposito ufficio adibito all’accoglienza di donne e minori vittime di violenze disponibile all’interno delle caserme della compagnia carabinieri di Martina Franca e della stazione di Grottaglie.
L’uomo era già noto alle forze dell’ordine perchè gravato dal provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Per questo era tenuto sotto controllo. Negli ultimi mesi, secondo la donna che lo ha denunciato, il martinese avrebbe continuamente minacciato e pedinato la 32enne che continuava a respingerlo. 
La corte dell’uomo respinto si sarebbe ben presto trasformata in vera e propria persecuzione tanto da costringere la donna, colpevole solo di non voler intrattenere una relazione sentimentale con lui, a respingerlo con sempre maggiore fermezza.
Non sopportando più questo stato di cose e spaventata dai comportamenti sempre più ossessivi del suo spasimante, si è decisa a denunciarlo ai carabinieri. Ai militari ha raccontato di vivere ormai quotidianamente in uno stato d’ansia per via dei continui pedinamenti di cui era vittima. Applicando i protocolli previsti in questi casi, i militari hanno predisposto un servizio di osservazione, controllo e pedinamento grazie al quale hanno colto l’uomo che, incurante della misura cautelare alla quale era sottoposto, stava pedinando per l’ennesima molta la sua vittima.
 
Per evitare possibili tragedie di cui le cronache sono sempre più ricche, gli investigatori hanno prontamente bloccato il trentatreenne che è stato portato in caserma. Al termine delle formalità di rito e su disposizione del magistrato di turno, il presunto stalker è stato accompagnato e rinchiuso nella casa circondariale di Taranto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’azione dell’Arma a tutela delle vittime di violenze di genere e atti persecutori, continua quotidianamente anche grazie all’azione della “Stanza tutta per sé”, lo sportello che prende il nome dall’omonimo libro scritto nel 1929 dall’autrice inglese, Virginia Woolf, considerato il primo saggio sul femminismo. 
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