Quattro nomi, due baresi gli assessori di Melucci
«Niente campanilismi»

Quattro nomi, due baresi gli assessori di Melucci «Niente campanilismi»
di Paola CASELLA
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Sabato 22 Luglio 2017, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 18:57
Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ha ufficializzato i nomi dei primi quattro componenti della sua squadra, tutti di natura tecnica. Si tratta di Valentina Tilgher, classe ‘74, studi alla Luiss e alla Bocconi, export manager ed esperta di organizzazione aziendale. Le è stata attribuita la delega a Sviluppo economico e Marketing territoriale; Massimiliano Motolese (figlio della consigliera del Pd Carmela Galluzzo), classe ‘79, background giuridico, già consulente tecnico dell’Autorità di gestione della Regione Puglia, advisor Deloitte per i fondi comunitari europei. Si occuperà di Fondi strategici, Società partecipate e Innovazione; Aurelio Di Paola (figlio dell’ex amministratore di Aeroporti di Puglia Domenico Di Paola), classe ‘75, Project manager, ha lavorato con Societe Generale e PWC. È esperto di valutazione e gestione strategica di programmi di sviluppo e reti di trasporto e marittime. Guiderà i Lavori pubblici; Rocco De Franchi, classe ‘80, studi alla Luiss, avvocato amministrativista specialista di Ambiente, Salute, Energia e Servizi pubblici, dottore di ricerca in Diritto pubblico dell’economia.  Ha ricevuto la delega ad Ambiente e Salute. Il primo cittadino ha poi spiegato la ratio seguita nella scelta dei primi assessori: «Avevo detto che per il bene della città avrei messo al centro le competenze e lo sto facendo. La stagione dell’uomo solo al comando o del sindaco chiuso nel palazzo che diffida di tutto e di tutti è finita. Come già cominciato a fare in queste prime settimane, il Comune deve essere presente su tutti i tavoli che hanno il compito di decidere del futuro di Taranto. Ma il sindaco non è ubiquo. Ho bisogno di persone preparate che possano sedere a quei tavoli a seconda dei temi da trattare. Ho bisogno di essere circondato da persone che abbiano maturato anche esperienze all’estero, con l’attitudine allo studio, con grandi capacità di problem solving e di gestione delle trattative importanti». Il primo cittadino ha anche chiarito perché, al momento, ha congelato le nomine di natura politica: «Avevo chiesto alla coalizione profili alti, ma tra indisponibilità, rinunce, carenze non è stato ancora possibile chiudere il cerchio e allora per non fare differenze di trattamento preferisco, per ora, non accontentare nessuno». Il sindaco, forse già prevedendo le reazioni che ci sarebbero state, ha anche illustrato la ragione per cui sono stati scelti non solo assessori tarantini, ma anche baresi: «D’altronde, lo avevo detto per tutta la campagna elettorale e ho continuato ad elezione avvenuta, nonostante l’esercizio di scomposta fantasia di alcuni: bisogna alzare l’asticella e mirare al salto di qualità civico, politico e culturale. Avevo anche detto che per Taranto non mi sarei fermato al recinto del campanilismo né al cabotaggio della vecchia politica. Per Taranto voglio il meglio, me lo chiedono le massime autorità e istituzioni, ma soprattutto me lo chiedono le persone comuni per strada. È una delle novità è che questa volta la parola data si mantiene». Nell’attesa di trovare la quadratura del cerchio anche con le forze politiche, Melucci ha rivolto poi il suo pensiero ai consiglieri comunali: «Certo che il senso di responsabilità per la stagione complicata e delicata che ci apprestiamo ad affrontare sarà più forte di narcisismi e personalismi confido sulla collaborazione di tutti: maggioranza e opposizione». Il sindaco ha fatto poi notare che il lavoro da fare è molto, anche per la situazione trovata negli uffici comunali: «C’è una macchina amministrativa non da sistemare ma da creare ex novo. È un Comune che ha lavorato fino a ieri senza un efficace coordinamento, che annega tra le carte, senza un ufficio stampa, un sito web a norma, un ufficio per le relazioni con il pubblico. Siamo all’anno zero». Nei giorni scorsi, infatti, i dirigenti hanno accolto con loro grande sorpresa disposizioni innovative in merito al funzionamento dei propri uffici ed al metodo di relazionarsi all’interno e all’esterno dell’ente. Probabilmente, ci sarà ancora da attendere prima di avere la squadra al completo, molto dipenderà anche dai nuovi equilibri con le forze politiche di maggioranza che, al netto delle dichiarazioni formali, sarebbero indispettite per il nuovo corso impresso al governo cittadino dal nuovo sindaco.

 
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