Operaio in coma dopo un volo dal tetto: era al suo primo giorno di lavoro

Operaio in coma dopo un volo dal tetto: era al suo primo giorno di lavoro
di Nazareno DINOI
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Domenica 21 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:43
Quinto giorno di coma per Giovanni Pellicani, l’operaio 23enne di Manduria precipitato dal tetto del capannone della San Giorgio Pubblicità a San Giorgio Jonico. 
Il giovane che era al suo primo giorno di lavoro, stava rimuovendo la guaina isolante che doveva essere sostituita con quella nuova. 
I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Taranto hanno raccolto la testimonianza del suo datore di lavoro, cugino del ventitreenne ferito, titolare di una piccola ditta edile della città Messapica. 
Dal racconto dell’uomo che si è fatto assistere dall’avvocato Salvatore Taurino, è stato possibile ricostruire la dinamica del drammatico incidente. 
Mercoledì mattina, lui e il suo giovane operaio erano da poco saliti sul tetto dell’opificio nella zona industriale di San Giorgio ed avevano iniziato a rimuovere le lastre di catrame per permettere ad un’altra impresa specializzata il riposizionamento del materiale coibentante. 
Il lavoro consisteva nell’afferrare con le mani il bordo della lastra e di scollarla per tutta la sua lunghezza e quindi procedere alla rimozione. 
Durante questa manovra la lastra si è spezzata facendo perdere l’equilibrio all’operaio che ha fatto dei passi all’indietro finendo sul tetto di un altro capannone di poco più basso.
La fatalità ha voluto che atterrasse proprio su una copertura di plastica che non ha retto il peso facendo precipitare il giovane da un’altezza di circa nove metri. Il suo datore di lavoro ha assistito alla scena non potendo fare niente per aiutarlo trovandosi dall’altra parte del solaio.
 
E’ stato lui stesso a chiamare aiuto facendo accorrere i dipendenti dell’industria grafica che hanno allertato i soccorsi.
L’urto al suolo è stato devastante per il giovane che ha riportato traumi su tutto il corpo. Soccorso dal personale del 118 è stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dove è giunto in condizioni disperate. 
I sanitari che non sciolgono la prognosi riservata, lo tengono in coma farmacologico in attesa di risultati. A preoccupare soprattutto sono i traumi al cranico, ad un polmonare e al fegato che potrebbero rendere necessari degli interventi d’urgenza.
Il luogo dove è avvenuto l’incidente è stato oggetto di verifica da parte dei tecnici dello Spesal, il servizio infortunistico della Asl e dei carabinieri per escludere omissioni di misure di sicurezza.
Molto conosciuto in paese anche per aver lavorato ad una stazione di servizio molto frequentata, il giovane operaio che aveva in tasca il diploma dell’istituto agrario, aveva accettato di lavorare con il cugino, piccolo imprenditore edile, per aiutarlo a concludere un appalto ottenuto da un’altra impresa dello stesso settore, per la rimozione e pulizia del solaio del capannone teatro della tragedia. 
Tantissimi i messaggi lasciati sul profilo Facebook dello sfortunato lavoratore da parte dei suoi amici. I genitori invece vivono l’incubo nell’attesa di notizie da parte dei medici della rianimazione del Santissima Annunziata. 
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