I “grillini” jonici allo sbando: «La colpa è della D’Amato»

I “grillini” jonici allo sbando: «La colpa è della D’Amato»
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Venerdì 17 Marzo 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:41
Tensione sempre molto alta all’interno del Movimento 5 Stelle a Taranto con i quattro meetup locali spaccati in chiave elettorale e con il rischio concreto di non vedere alle prossime comunali il simbolo di Beppe Grillo.
Sulla situazione attuale inteviene ora il meetup Nike per fare il punto ed evidenziare una serie di limiti nell’azione dei maggiori rappresentanti tarantini del movimento, a partire dall’europarlamentare Rosa D’Amato. «Il rischio che il Movimento 5 Stelle a Taranto possa esplodere è elevatissimo. Le difficoltà emerse negli ultimi mesi, caratterizzati da continui cambi di direzione, nonché da evidenti contrarietà sorte all’interno del meetup Amici di Beppe Grillo, da cui sarebbe fuoriuscito un nutrito gruppo di sostenitori di uno dei portavoce locali, entrato in rotta di collisione con nuovi iscritti che in passato hanno svolto a tutti gli effetti attività politica, sta a nostro avviso producendo una vera catastrofe. Le tre liste presentate al direttivo del Movimento 5 Stelle rispettivamente dai meetup Amici di Beppe Grillo, Pentastellati e Taras ne sono la prova: il segno tangibile che nessuno è disposto a cedere di un solo millimetro, per venirsi incontro ed evitare che Taranto non abbia nessun rappresentante a 5 Stelle nel prossimo consiglio comunale». 
A nulla sono valsi gli ultimi recenti incontri, il più significativo quello della settimana scorsa, l’intercomunale di Pulsano, al quale ha partecipato l’europarlamentare Rosa D’Amato. «Orbene, proprio da quest’ultima, che dovrebbe essere più vicina ai problemi del comune territorio, ci saremmo aspettati più un atto di responsabilità che le lacrime pubblicamente versate: una proposta valida per ricompattare il movimento, anche un mea culpa che avrebbe potuto produrre effetti sicuramente più positivi, piuttosto che sorvolare sulla nascita addirittura di una terza lista, presentata in extremis alla scadenza del termine, tra cui compaiono anche suoi fedelissimi, attivisti di lungo corso che l’hanno sostenuta nella campagna elettorale e che sino a qualche mese fa erano fervidi solidali del meetup di via Dante». 
 
Comportamenti bocciati dal meetup. «Ebbene, il Nike 5 stelle prende le distanze da quanto espresso sinora da chi ha rappresentato il Movimento, incapace di produrre prima un programma di governo per la città che fosse l’espressione unitaria di tutti gli attivisti ma soprattutto azioni, di coerenza prima di tutto (giammai di opportunità), tali da incarnare appieno i valori espressi dal Movimento, in primis quelli democratici. Già in tempi non sospetti, nel dicembre scorso i nostri attivisti si rivolsero proprio alla D’Amato, chiedendo in che modo si potesse cooperare, nonostante la scelta iniziale del nostro meetup di rimanere fuori dalle competizioni elettorali. Travisando le nostre intenzioni e dimostrando di essere parte attiva nelle operazioni per la formulazione della lista elettorale, l’europarlamentare rispose che la lista era già stata fatta e che non c’erano poltrone da assegnare. Per di più ci invitò a confluire nel meetup di via Dante per rafforzare lo stesso del quale oggi sarebbe dichiaratamente nemica». 
Insomma rottura totale e distanze enormi. «Noi attivisti del meetup Nike 5 Stelle, lungi da voler accrescere le tensioni, siamo, però, costretti a prendere le distanze da chi opera in maniera non consona alle finalità del M5S e persino alle comuni regole del buon senso e della civile convivenza, rigettando con forza alcuni atteggiamenti di altri attivisti, nei quali non ci riconosciamo. Ci riferiamo in particolare all’irruzione fatta presso la sede del Pd circa un anno fa nel corso della loro conferenza stampa, di cui residuano ancora ampie testimonianze. Siamo pronti a sostenere solo chi sarà fuori da qualsiasi giochino politico e chiediamo ancora una volta, pubblicamente, ai portavoce locali un atto di responsabilità e azioni concrete ed efficaci per permettere al Movimento 5 Stelle jonico di poter esprimere pienamente i valori del direttivo nazionale».
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