Forza Italia e Baldassari: prove di appoggio. Incontro Vitali-Tamburrano

Forza Italia e Baldassari: prove di appoggio. Incontro Vitali-Tamburrano
di Michele MONTEMURRO
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Martedì 28 Marzo 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:10
Inizia a delinearsi la squadra della candidata sindaco Stefania Baldassari. Una candidatura trasversale che sta riuscendo ad intercettare simpatie da tutti i fronti: centrodestra, centrosinistra e persino da quello ambientalista. 
Forza Italia, con o senza simbolo, è pronta a schierarsi su di lei, o almeno sono pronti a farlo i consiglieri comunali uscenti: Cosimo Ciraci, Adriano Tribbia e Giampaolo Vietri. C’è pure il consigliere comunale Tony Cannone, che subito dopo le elezioni provinciali ha abbandonato i “fittiani” ed è rimasto “orfano” di partito. Ma la squadra dei consiglieri comunali si allunga fino al centrosinistra come nel caso di Filippo Illiano, Vittorio Mele e Andrea Lazzaro, scattati in Consiglio con i movimenti che hanno sostenuto la rielezione del sindaco uscente Ippazio Stefàno. A sostegno della Baldassari c’è anche sua cugina, l’ex assessore comunale (fino a qualche giorno fa, prima delle dimissioni) Gina Lupo. 
Due che invece sono da tempo all’opposizione ma sono stati eletti anche loro con la maggioranza uscente e che si schiereranno con la Baldassari sono Francesco Venere e quasi certamente Cosimo Gigante, anche se quest’ultimo sta sciogliendo le ultime riserve. I centristi, sotto vari simboli, pure si stanno riorganizzando. L’ex assessore comunale Emma Scarfato, presente alla conferenza stampa della Baldassari, potrebbe candidarsi in una lista di centro alla quale starebbero lavorando ex amministratori di centrodestra un tempo collocati nell’Udc. Della partita sarà sicuramente il segretario provinciale del Movimento per la Sovranità di Alemanno e Storace, Graziana Bruno, anche lei presente domenica sul lungomare alla presentazione della candidatura del direttore del carcere. A questi vanno aggiunti i 115 firmatari che nelle settimane scorse hanno invitato la Baldassari a candidarsi, tramite un’iniziativa ispirata dall’avvocato Enzo Sapia e dall’imprenditore Vincenzo Scialpi.
 
Intanto su Facebook uno tra i primi ad aver pubblicamente fatto già la sua scelta è il consigliere comunale Tony Cannone che vede già «Baldassari sindaco».
Sul social network l’ex esponente di Cor scrive: «Da alcune settimane aspettavo che Stefania Baldassarri sciogliesse la riserva e accettasse l’invito, che le avevano rivolto alcune categorie della società civile, a candidarsi a sindaco di Taranto. Aspettavo - prosegue Cannone - che si esprimesse, anche per valutare la sua voglia di aiutare la città ad uscire dall’immobilismo e dall’incuria in cui l’attuale amministrazione la sta lasciando. Bene. Sono rimasto convinto della bontà della sua candidatura e sin da ora esprimo la mia disponibilità a candidarmi in una delle liste a suo sostegno. Stefania, riprendiamoci Taranto e facciamola rivivere». 
Un entusiasmo che ha travolto anche altri esponenti di centrodestra come l’altro consigliere comunale Adriano Tribbia, che fino a qualche mese fa aveva comunicato di non volersi più candidare: decisione rivista dopo la candidatura del direttore della Casa circondariale. 
In campo ci sarà anche la lista “Rinascere” coordinata da Giacomo Raffaelli, che cinque anni fa ha sostenuto il cartello elettorale a favore del candidato sindaco Angelo Bonelli. Uno spaccato variegato che riesce a trovare un’amalgama solo attraverso la candidatura della Baldassari. 
Ieri intanto sono stati avvistati in pieno centro a Taranto il coordinatore regionale di Forza Italia, l’onorevole Luigi Vitali, e il presidente della Provincia Martino Tamburrano. Facile ipotizzare che, all’indomani dell’appello della Baldassari, i due abbiano discusso non tanto di sostenerla, perché la “liaison” politica parte da lontano, ma se farlo con o senza il simbolo del partito. Dalla scelta di Forza Italia, infatti, potrebbe dipendere molto: difficilmente poi la candidata si caricherebbe in coalizione gli altri simboli di partito senza la formazione di Berlusconi. Ciò consentirebbe quindi di poter giocare il jolly ed allargare il cerchio delle alleanze anche e soprattutto in fase di un eventuale ballottaggio, ipotesi molto probabile considerata l’attuale frammentazione dei candidati.
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