Un fatto è certo: Cito sarà candidato. «Se non io, toccherà a mio figlio»

Un fatto è certo: Cito sarà candidato. «Se non io, toccherà a mio figlio»
di Paola CASELLA
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Venerdì 28 Aprile 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:24
«Il candidato sindaco è Cito; se non sarà Giancarlo sarà Mario. Chi altri dovrei proporre Belzebù, Totò?». 
L’onorevole Giancarlo Cito mette così a tacere le voci secondo cui l’ex sindaco di Taranto sarebbe stato, insieme ai componenti della costituenda coalizione di centrodestra, alla ricerca di una figura esterna alla sua famiglia, da sostenere nella corsa verso lo scranno più alto di Palazzo di Città. «La possibilità di puntare su altre persone non risponde a verità» ha assicurato l’ex parlamentare, sottolineando che «At6 Lega d’Azione Meridionale è pronta a scendere in campo anche da sola, così come è già avvenuto in passato».
Il lìder maximo del movimento, dunque, non intende cedere il passo, nella convinzione che a far presa sul proprio elettorato sia soprattutto il suo nome ed il ricordo della sua azione nel governo cittadino. Secondo l’analisi politica dell’ex deputato tarantino, presentare una candidatura diversa equivarrebbe ad indebolire piuttosto che a rafforzare. Lo schieramento di centrodestra sarebbe formato, oltre che da At6 Lega d’Azione Meridionale, da Alternativa Popolare (ex Nuovo Centro Destra), Centristi per l’Europa, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini.
Queste due ultime forze politiche potrebbero formare un’unica lista, lasciando, però, ben in evidenza i rispettivi simboli, al fine di rimarcare le differenti identità. In Direzione Italia, movimento che fa riferimento all’onorevole Raffaele Fitto, è in corso una discussione per verificare l’opportunità di riunificare il centrodestra. Domani, infatti, si terrà una riunione che servirà a sondare le diverse opinioni all’interno del partito. Non si può escludere che l’onorevole Gianfranco Chiarelli possa decidere di puntare sul candidato di Cito piuttosto che sulla coalizione civica riunita intorno all’imprenditrice Floriana De Gennaro con La Scelta. 
«Il dialogo all’interno del nostro movimento» ha detto ieri il parlamentare di Direzione Italia «è ancora in corso. Il confronto, anche con tutti gli altri componenti della coalizione che stiamo cercando di riunificare, è un fattore di grande importanza. Al momento, la priorità assoluta è Cito. A me va bene anche la candidatura di Mario, non ho nulla di personale contro di lui, però, siccome siamo all’interno di una coalizione è giusto ascoltare la voce di tutti». Non si può escludere, inoltre, che, nel caso di alleanza con Cito, Chiarelli possa cercare di convincere De Gennaro a rinunciare alla candidatura a sindaco, per entrare a far parte di un progetto più grande, in cui ci sarebbero maggiori opportunità per tutti. Si vedrà, però, se il deputato riuscirà nell’impresa oppure no. L’imprenditrice dovrà, infatti, valutare se sia più conveniente continuare la sua corsa senza Direzione Italia o fermarsi per intraprendere una strada nuova.
Alla coalizione di centrodestra potrebbero guardare con interesse anche i delusi di Forza Italia e del centrodestra in generale che non si riconoscono nel progetto civico della direttrice del carcere Stefania Baldassari. Si tratta di esponenti politici, ex amministratori e semplici elettori che, dopo aver atteso per dieci anni il momento della rivincita elettorale sotto le insegne del partito, vedono adesso nel raggruppamento che dovrebbe rappresentarli consiglieri comunali ed amministratori dell’era Stefàno. L’obiettivo di Cito, con o senza i partner della coalizione, è quello di raggiungere la soglia del 20 per cento delle preferenze, così come è avvenuto nelle precedenti consultazioni elettorali. Un risultato che, tenendo conto della frammentazione, gli permetterebbe di arrivare al ballottaggio.
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