Tre gruppi in bilico tra Baldassari e Bitetti

Tre gruppi in bilico tra Baldassari e Bitetti
di Paola CASELLA
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Domenica 16 Aprile 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:21
Unire le forze per essere ancora più incisivi nella prossima campagna elettorale. Con questo spirito le liste che fanno riferimento rispettivamente ad Emanuele Papalia, Piero Massafra e Ciro Ninfole hanno stilato un documento in cui è illustrata la visione di città che vorrebbero fosse, in tutto o in parte, condivisa dalla prossima Amministrazione comunale. 
A tal fine i rappresentanti delle tre liste avrebbero già incontrato i diversi candidati a sindaco, o almeno quelli ritenuti più vicini alla loro sensibilità, per cercare di conoscere meglio il programma con cui ciascuno di loro si propone agli elettorali per governare nei prossimi cinque anni la città. 
Una scelta definitiva della coalizione di cui far parte non è stata ancora fatta, anche se, al momento, Piero Bitetti sarebbe il candidato con una maggiore capacità di attrazione per le tre liste. Il presidente del consiglio comunale, nel caso in cui incassasse l’okay di Papalia, Massafra e Ninfole, avrebbe ben nove liste pronte a sostenerlo, oltre alle tre curate da lui stesso e ad altre tre formate da alcuni raggruppamenti della società civile. La candidatura di Bitetti, con il suo “Progetto Taranto”, si caratterizza per la sua trasversalità. 
Il presidente del consiglio comunale, con diversi mesi di anticipo sull’altra candidata, la dottoressa Stefania Baldassari, ha lanciato l’idea di una coalizione allargata, priva dei tradizionali steccati ideologici, per far fronte alla situazione estremamente delicata in cui si trova la città.
 
Un progetto che, però, non escludeva il contributo che i partiti, sia di centrodestra sia di centrosinistra, avrebbero potuto offrire in termini di uomini ed esperienza di governo. Il Pd, però, ha preferito puntare su una candidatura estranea ai partiti, innescando la dura reazione del presidente del consiglio comunale che, dopo aver atteso invano, è andato via, continuando il suo percorso in autonomia. Subito dopo le festività pasquali Bitetti inizierà la sua campagna di comunicazione, con l’affissione dei manifesti elettorali nei diversi quartieri cittadini. 
Il tentativo messo in atto dal Pd nelle ultime settimane di un riavvicinamento sembra, dunque, non aver sortito alcun effetto. Bitetti ha incassato, tra l’altro, anche l’appoggio del professor Riccardo Pagano, che si è ritirato dalla corsa verso la conquista dello scranno più alto di Palazzo di Città, e dell’area che fa riferimento all’ex ministro dei Trasporti Claudio Signorile. In fase di attesa è, invece, Primavera Tarantina che dovrà decidere se seguire Baldassari, così come sarebbe orientato il consigliere Francesco Di Giovanni, oppure Bitetti, così come, invece, sarebbe dell’idea il consigliere Raffaele Brunetti. La stessa strategia temporeggiatrice sarebbe stata adottata dall’assessore alle Attività produttive del Comune di Taranto Giovanni Guttagliere e dalla consigliera comunale Rosa Perelli di Alternativa popolare, attualmente impegnati nella formazione di una lista, forse, insieme ai centristi per l’Europa. L’assessore Gianni Cataldino ed i consiglieri Francesco Bardoscia e Vittoria Mele avrebbero, invece, dato da tempo il proprio sostegno al presidente del consiglio comunale, mentre, l’ex assessore Alfredo Spalluto è stato maggiormente attratto dal progetto civico di Baldassari. 
Sempre all’area progressista sono ascrivibili le candidature dell’imprenditore Rinaldo Melucci, scelto dalla coalizione guidata dal Pd, del presidente del tribunale di sorveglianza in pensione Massimo Brandimarte, lanciato dalla lista Sds che fa riferimento al sindaco Ippazio Stefàno, del consigliere comunale del movimento Noi democratici per la città che vogliamo Dante Capriulo, dell’imprenditore agricolo Vincenzo Fornaro e del procuratore della Repubblica in pensione Franco Sebastio.
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