La rivolta delle liste contro Sebastio. Che minaccia querele

La rivolta delle liste contro Sebastio. Che minaccia querele
di Paola CASELLA
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Mercoledì 21 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:19
La decisione dell’ex procuratore capo Franco Sebastio di dare sostegno elettorale al candidato sindaco del centrosinistra Rinaldo Melucci lo ha fatto finire nel bel mezzo di una bufera. 
Le accuse più dure giungono dalle liste che lo hanno sostenuto al primo turno come proprio candidato sindaco: Taranto in Comune, Siamo Taranto, Movimento per il territorio e la vita e parte di Mutavento. Alessandro Bottiglione, portavoce dei candidati e simpatizzanti di Mutavento che si dissociano dalla scelta di Sebastio, ieri ha affermato in una nota che la decisione di appoggiare Melucci è «nettamente in contrasto con quanto sostenuto per l’intero periodo della campagna elettorale, inaccettabile da chi, in questi mesi, si è prodigato a portare all’evidenza della città la necessità di creare un punto di rottura con le precedenti amministrazioni».
Bottiglione, facendo riferimento ad incontri interni dei giorni scorsi, ha poi aggiunto che «durante il confronto, da parte di un significativo numero di candidati, è emersa l’intenzione di non esprimere preferenze lasciando ad elettori e simpatizzanti la possibilità di valutare secondo coscienza la scelta più opportuna. Invece, alla luce di quanto accaduto nella conferenza stampa di ieri, questo non è accaduto. La decisione evidentemente condivisa solo dal nostro candidato, dal suo staff e da alcuni fedelissimi, ha portato inevitabilmente ad una profonda lacerazione all’interno della lista Mutavento».
 
«La lista Siamo Taranto non dà indicazioni di voto per nessuno, i 2265 elettori , pari al 2,6%, che hanno espresso fiducia alla nostra lista sceglieranno liberamente quello che vorranno fare». È questa la posizione sul ballottaggio di domenica prossima, espressa in una nota dalla lista Siamo Taranto, dopo aver appreso del sostegno offerto dal proprio candidato a Melucci.
Numerose anche le critiche postate sui social, tanto da indurre il dottor Sebastio ad inviare agli organi di informazione un comunicato stampa, in cui ricorda che si può manifestare il proprio dissenso, restando, però, nei limiti di una sana dialettica politica.
«La mia recente dichiarazione di vicinanza e di sostegno al candidato Sindaco Melucci» scrive il magistrato in pensione «ha scatenato una serie di contestazioni sia da parte di rappresentanti della coalizione avversa, sia sui siti del web ad opera di ex simpatizzanti. È evidente che critiche collegabili a una dialettica politica, magari anche accesa, sono accettabili se, come è giusto che sia, si riferiscono a un contrasto di idee e di valutazioni, ma è del pari vero che tale dialettica non può trasmodare nelle offese e nelle ingiurie, specialmente quando queste attengono all’onore di una persona che, come me, è arrivata alla sua non più giovane età senza ombre di alcun genere. Invito, quindi, tutti coloro che intenderanno cimentarsi in iniziative critiche in ordine alle mie decisioni politiche, ad astenersi da valutazioni ingiuriose e diffamatorie che, se ripetute, dovrebbero indurmi a cercare adeguata tutela nelle sedi competenti». 
Intanto, oggi alle 17.30 al Centro della fotografia, in via Plinio n. 85, Giovanni Lippolis e Angela Mignogna (Taranto in Comune), Maurizio Baccaro e Mino Borraccino (Siamo Taranto), Giovanni Catacchio (Movimento per il territorio e la vita) ed alcuni candidati di Mutavento terranno una conferenza stampa.
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